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Uber, aumentano gli utenti dopo il blocco di UberPop

Altro che blocco. La sospensione delle operazioni, imposta dal Tribunale di Milano lo scorso 26 maggio, ha avuto un effetto inaspettato sull’utilizzo dell’applicazione. Su del 30% le iscrizioni e raddoppiati gli utenti che hanno provato UberPop per la prima volta.
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A cura di Marco Paretti
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Uber

Altro che blocco. La sospensione delle operazioni, imposta dal Tribunale di Milano lo scorso 26 maggio, ha avuto un effetto inaspettato sull'utilizzo dell'applicazione. Dalla pubblicazione della decisione del giudice Claudio Marangoni, il servizio è stato caratterizzato da un aumento delle iscrizioni pari al 30%, che nel solo giorno della sospensione ha raggiunto il 100%. Inoltre, secondo l'azienda americana, sono raddoppiate le persone che hanno aperto l'applicazione provando per la prima volta UberPop – il servizio bloccato dal Tribunale di Milano – o che sono tornate ad utilizzarlo.

Il giudice Marangoni ha concesso ad Uber 15 giorni di tempo per mettersi in regola ed inibire il servizio UberPop, ponendo come limite massimo il 10 giugno. Ad oggi, però, l'azienda non ha ancora comunicato agli autisti la volontà di fermare le sue operazioni e, anzi, continua a lanciare campagne sui social network per sostenere il proseguimento delle operazioni. La penale che Uber dovrà pagare nel caso in cui decida di non sospendere il servizio sarà di 20 mila euro al giorno. "Ciao, la campagna #IoStoConUber ha già mobilizzato 50 mila persone sui social network" ha comunicato l'azienda ai suoi autisti "fai sentire la tua voce e ritwitta o condividi #IoStoConUber su Facebook e Twitter".

Un'apertura nei confronti del servizio è in realtà già stata manifestata dall'Autorità dei Trasporti, che pochi giorni fa ha emesso un atto di segnalazione al governo e al parlamento sull'autotrasporto non di linea. Un documento che, per la prima volta in Italia, contempla tra i servizi di trasporto non di linea i Servizi Tecnologici per la Mobilità (STM, all'interno dei quali potrebbe rientrare uberPOP), affiancati ai classici NCC e Taxi. "Il recente diffuso utilizzo di tecnologie informatiche applicate in modo innovativo alla mobilità delle persone ha avuto effetti significativi sia sulla domanda e sui comportamenti degli utenti che sul fronte dell'offerta dei servizi di trasporto locale non di linea" si legge nell'atto "il fenomeno pone in evidenza l’opportunità di regolare le piattaforme tecnologiche […] e di rimuovere alcuni vincoli connessi con lo svolgimento del servizio di taxi e di noleggio con conducente". Attualmente il documento rappresenta però solo una proposta: dotrà essere recepito da governo e ministero affinché diventi una legge vera e propria.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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