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Uber, nuovi problemi a Pechino: in arrivo restrizioni e multe

Nuovi problemi per Uber, le autorità della Cina hanno infatti classificato le applicazioni che consentono di prenotare un taxi e le vetture con autista privato come servizi “illegali”.
A cura di Matteo Acitelli
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Dalla Cina arrivano nuovi problemi per Uber, il noto servizio peer-to-peer che consente di raggiungere una destinazione entrando in contatto direttamente con l’autista del mezzo privato. Dopo che il giudice di Madrid ha deciso di bloccare il servizio in Spagna, dopo che il governo francese ha annunciato di vietarlo in Francia dal primo gennaio 2015 e l'accusa del tribunale della Corea del Sud che ha incriminato il fondatore di Uber Travis Kalanick con l’accusa di aver dato il via ad un servizio di taxi illegale nel paese, oggi arrivano nuovi guai. Le autorità della Cina hanno infatti classificato le applicazioni che consentono di prenotare un taxi e le vetture con autista privato come servizi "illegali".

Come ha spiegato al Financial Times il responsabile della divisione che si occupa del traffico a Pechino Liang Jiangwei, l'utilizzo di taxi senza licenza da parte di società come Uber viola la legge. Tutti i trasgressori riceveranno multe che possono arrivare fino a 3.200 dollari (20.000 yuan). Uber non è l'unica società che rischia la chiusura in Cina, oltre alla nota applicazione infatti rischiano la chiusura altri servizi analoghi come Didi Dache e Kuadi Dache. Il responsabile del traffico di Pechino Jiangwei ha dichiarato che "Alcuni di questi veicoli sono cloni dei taxi e molti passeggeri si sono lamentati".

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