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UberBlack bocciato dal Tribunale di Milano: “Fa concorrenza ai taxi”

Dopo il blocco di UberPop, il servizio che permette ai cittadini di offrire passaggi tramite l’applicazione di Uber, la scure minaccia di abbassarsi anche su UberBlack, il servizio principale che prevede passaggi offerti da autisti regolarmente muniti di autorizzazione Ncc (noleggio con conducente).
A cura di Marco Paretti
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UberBlack Taxi

Dopo il blocco di UberPop, il servizio che permette ai cittadini di offrire passaggi tramite l'applicazione di Uber, la scure minaccia di abbassarsi anche su UberBlack, il servizio principale che prevede passaggi offerti da autisti regolarmente muniti di autorizzazione Ncc (noleggio con conducente). "L'iPhone non è un'autorimessa e Uber non è la segretaria che passa le chiamate" ha spiegato Anna Cattaneo, giudice della prima sezione del Tribunale di Milano. La sentenza ribalta quella del Giudice di Pace che, nel 2013, aveva scagionato un autista da un'accusa di operare violando la legge.

Il servizio UberBlack, infatti, è in teoria legale: fornendo viaggi con autisti autorizzati non si pone in diretta competizione con i taxi. Il problema sono le regole di stazionamento e di ritorno in autorimessa, norme che di fatto differenziano queste tipologie di servizi da quello proposto dai tassisti. Insomma, l'impostazione di Uber permette agli autisti di girare per la città alla ricerca di clienti – tramite, ovviamente, l'applicazione – senza dover aspettare in autorimessa la chiamata, come invece dovrebbe accadere in caso di un normale noleggio con conducente.

Uberblack taxi

La diatriba si è aperta a Milano nel 2013, quando un autista di UberBlack è stato fermato davanti all'albergo Principe di Savoia in piazza della Repubblica, intendo a caricare un cliente. Poco prima si trovava in via Monte Grappa e non, come prevede la legge, in autorimessa. A causa di questo elemento i vigili hanno multato l'autista e gli hanno imposto il fermo amministrativo del veicolo. In breve tempo arriva il ricorso dell'azienda al Giudice di Pace, che a novembre annulla il verbale dei vigili. Annullamento che però viene bloccato dal Comune di Milano che, tramite il Tribunale, ribalta la sentenza e conferma integralmente il verbale condannando l'autista al pagamento delle spese e bloccando il veicolo.

"È indubbio che l’autista non fosse in attesa presso la propria rimessa, bensì fosse fermo in una via del centro ove è esercitato solo il servizio taxi" ha spiegato il giudice Cattaneo. "Perché è lì, in garage, che l’Ncc dovrebbe partire e tornare prima e dopo ogni corsa, altrimenti concorre con le auto bianche". Insomma, se UberPop era abusivo, UberBlack costituisce una vera e propria concorrenza nei confronti dei taxi. UberPop è attualmente bloccato in tutta Italia, dopo la sentenza del Tribunale di Milano che l'ha bollato come illegale. L'azienda ha comunque annunciato una campagna legale per farlo tornare operativo su tutto il territorio.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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