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USA, un ospedale ha pagato 17 mila dollari di riscatto ad un gruppo di hacker

Un ospedale di Los Angeles ha pagato un riscatto di circa 17 mila dollari ad un gruppo anonimo di hacker per riottenere il controllo sul proprio network interno. L’Hollywood Presbyterian Medical Center era stato colpito da un attacco di tipo Ransomware che aveva reso inutilizzabili PC, dispositivi medici e portali interni.
A cura di Marco Paretti
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Un ospedale di Los Angeles ha pagato un riscatto di circa 17 mila dollari ad un gruppo anonimo di hacker per riottenere il controllo sul proprio network interno. L'Hollywood Presbyterian Medical Center era stato colpito da un attacco di tipo Ransomware – quello, cioè, che cripta tutti i contenuti di un computer e chiede un riscatto per la loro decrittazione – che aveva reso inutilizzabili PC, dispositivi medici, portali interni e tutti i sistemi informatici dell'ospedale. Il riscatto è stato pagato con 40 Bitcoin, equivalente di 17 mila dollari. "La decisione rappresentava il metodo più veloce ed efficiente per ripristinare i nostri sistemi e le funzioni amministrative" ha spiegato Allen Stefanek, CEO dell'istituto.

Gli hacker avevano inizialmente chiesto una cifra pari a 3,6 milioni di dollari per decrittare il sistema e i file dell'ospedale, l'unico modo per mettere nuovamente mano all'attrezzatura medica resa inutilizzabile. Lo staff è stato costretto a tornare ad utilizzare fax e telefoni fissi per continuare a lavorare, mentre i rapporti sono stati scritti su carta e non più su computer. Il centro non ha ancora stimato i danni complessivi dell'attacco né compreso che tipo di ransomware sia stato utilizzato per l'operazione. In realtà, spiegano i responsabili, non è ancora chiaro in che modo sia avvenuto l'attacco e come gli hacker siano riusciti ad introdursi nel network interno.

Le operazioni sono tornate alla normalità il 15 febbraio, dopo 10 giorni di blackout totale. La cifra richiesta per porre fine all'assedio è stata ridotta nel corso della negoziazione, assestandosi su una cifra nettamente più realistica rispetto ai 3,6 milioni di dollari iniziali. L'attacco ha probabilmente avuto successo a causa della disattenzione di un dipendente che, inavvertitamente o meno, deve aver aperto un link malevolo o scaricato un allegato che in realtà nascondeva il malware. La decisione di pagare non deve stupire: persino l'FBI ha più volte dichiarato che in questi casi la soluzione migliore è "semplicemente pagare il riscatto".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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