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Windows compie 30 anni

Il sistema operativo dedicato ai personal computer più famoso al mondo compie 30 anni, tra polemiche sulla sua nascita e successi che hanno segnato l’evoluzione dell’informatica.
A cura di Daniele Cretella
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Qualsiasi sia la propria opinione su Windows, c'è un dato obiettivo: il suo debutto ha cambiato per sempre la storia dei personal computer. Era il 10 Novembre 1983 quando Bill Gates presentò al mondo interno la versione quello che allora veniva definito semplicemente come una "Interface Manager" di MS-DOS, ma che in realtà aveva con se già alcune delle più note caratteristiche del sistema operativo di Redmond.

Windows 1.0 fece il suo debutto ufficiale sul mercato statunitense soltanto nel 1985, ma il suo sviluppo iniziò segretamente già nel 1981, quando Steve Jobs mostrò in anteprima assoluta un prototipo del Macintosh, quello che viene definito unanimemente come il primo computer ad essere dotato di un'interfaccia grafica e mouse destinato al mercato (anche se in realtà il primato va al LISA, lanciato circa un anno prima dall'azienda di Cupertino).

In quel periodo, l'ex CEO di Apple nutriva una profonda stima nei confronti di Bill Gates e lo riteneva, insieme alla sua azienda di software, una pedina fondamentale per la diffusione dei computer Macintosh. Ma il numero uno di Microsoft riuscì immediatamente a cogliere non solo i pregi, ma anche i limiti della politica aziendale di Apple puntando sulla realizzazione di un sistema operativo ad interfaccia grafica alternativo da proporre su licenza prima ai computer di IBM e poi a quelli al resto del mercato.

L'azienda di Cupertino si trovò rapidamente con le spalle al muro per un suo stesso errore non potendo fare altro che constatare la crescita esponenziale di Microsoft. A nulla servirono le minacce di Steve Jobs nei confronti di Bill Gates, il quale si limitò con grande calma a ricordare all'ex CEO di Apple che l'interfaccia grafica era stata "presa in prestito" da Xerox che l'aveva ideata senza sapere cosa farsene. Tutto il resto, nel bene o nel male, è la storia di una della più importante azienda della Silicon Valley che oggi detiene tra l'80 ed il 90% delle quote nel mercato dei personal computer, il cui futuro, però, con l'allontanamento di Bill Gates e Steve Ballmer, appare più incerto che mai.

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