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YouTube Red, ESPN abbandona la piattaforma video di Google

L’emittente sportiva ESPN ha dichiarato di non apprezzare il nuovo abbonamento YouTube Red e per questo motivo ha deciso di eliminare tutti i video presenti su YouTube.
A cura di Matteo Acitelli
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youtube red

Lo scorso 22 ottobre i vertici del colosso di Mountain View hanno annunciato l'arrivo di YouTube Red, l'abbonamento che, al costo di 9,99 euro al mese, permette di guardare video senza pubblicità e salvare filmati per riguardarli offline.

L'uscita del servizio YouTube Red è fissata per la giornata di domani in America mentre in Italia il servizio arriverà con qualche mese di ritardo. Nelle ultime ore, secondo quanto riportato da Reuters, l'emittente sportiva ESPN ha dichiarato di non apprezzare il nuovo abbonamento pensato dal team di YouTube e per questo motivo ha deciso di eliminare tutti i video presenti sulla piattaforma video di Google. L'emittente televisiva ESPN non è d'accordo con il lancio dell'abbonamento YouTube Red e così ha deciso di rendere disponibili tutti i filmati caricati sul canale YouTube ufficiale solo ed esclusivamente sulla piattaforma video disponibile all'interno del sito ufficiale espn.go.com. Un portavoce dell'emittente sportiva ha dichiarato che i motivi che hanno portato i vertici di ESPN ad allontanarsi da YouTube sono legati a questioni di natura legale e inerenti ai diritti: "ESPN non farà parte del servizio Red. I contenuti disponibili in precedenza per la visione gratuita su YouTube saranno offerti attraverso le proprietà digitali di ESPN".

In attesa dell'uscita di YouTube Red in Italia, la scorsa settimana Mediaset e Google hanno stretto un accordo sui diritti "che apre nuove prospettive nei rapporti tra i due player e pone fine a quasi otto anni di contenziosi". Come si legge nella nota diffusa, il nuovo accordo punta "allo sviluppo della presenza digitale dei contenuti Mediaset attraverso una partnership con YouTube e con Google Play, avviando una strategia congiunta per la protezione dei contenuti attuando la massima tutela del copyright dell’editore".

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