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Zuckerberg con Oculus scommette sulla realtà virtuale in salsa social

Facebook ha acquistato Oculus VR, startup americana famosa per la produzione di Oculus Rift, schermo che permette di vivere esperienza in realtà virtuali. L’affare si è chiuso per 2 miliardi di dollari e ora ci si chiede quali saranno gli scenari futuri.
A cura di Francesco Russo
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Facebook è ormai lanciatissimo e quasi sembra non volersi fermare più. Ne è ennesima conferma l'ultima operazione portata a termine dal fondatore, Mark Zuckerberg, ad appena un mese da un'altra grossa acquisizione, quella che riguardava WhatsApp. Ma mentre l'instant messaging era uno dei pallini di Zuckerberg, da avere quasi a tutti i costi, e l'alto valore dell'affare lo dimostra, l'acquisizione chiusa la scorsa notte (ora italiana) che ha riguardato Oculus Vr, startup americana, molto nota per aver prodotto "Oculus Rift", uno schermo di circa 6 pollici che si indossa come fosse un paio di occhiali, con il quale si possono vivere coinvolgenti esperienze di realtà virtuale.

E qui fioccano le possibili motivazioni che abbiano potuto spingere Zuckerberg a rimettere mani al portafogli e sborsare subito in cash 400 milioni di dollari e offrire anche un pacchetto di 23,1 milioni di azioni, del valore di circa 1,6 miliardi di dollari. Nel comunicato ufficiale, apparso sulla News room di Facebook neanche le parole del patron dell'azienda di Menlo Park sono in effetti così chiarificatrici:

Il Mobile è la piattaforma di oggi e ora siamo pronti per le piattaforme di domani. Oculus ha l’opportunità di realizzare la piattaforma social mai realizzata prima e di cambiare il nostro modo di lavorare, giocare e comunicare”.

In queste parole c'è dentro il Mobile, una piattaforma social, il gaming, l'advertising e, ovviamente, le relazioni. Praticamente dice tutto e non dice nulla, certo difficile pretendere molto in poche righe, ma non c'è un concetto specifico. Sembra quasi che Oculus possa essere utile a Facebook in tutte le sue attività. E questo è da dimostrare. In tanti sono rimasti sorpresi da questa acquisizione perchè, a differenza delle altre, Instagram e WhatsApp su tutte, non esiste una logica chiara, è tutto fatto in virtù di realizzare un qualcosa di nuovo, di non ben definito. Può sembrare anche una scommessa che Zuckerberg prova a giocarsi. E perchè mai?

Intanto Facebook al momento ha disposizione una liquidità come poche altre aziende quotate in borsa e dunque dalla sua ha la forza economica e finanziaria per operare e provare azioni di questo tipo. Ormai Mark Zuckerberg sembra somigliare sempre di più ad un compassato uomo d'affari che ha a disposizione ingenti somme di denaro per trasformare tutto in floridi affari. Instagram si è infatti rivelato tale e WhatsApp di certo non promette di meno, essendo un tassello mancante e urgente per un'azienda come Facebook.

Pensare di usare Oculus per costruire un piattaforma sociale tale per cui la realtà virtuale possa integrarsi con la vita di tutti i giorni, al momento suona come una forzatura, ma non è escluso che questa possa essere una strada profittevole per Facebook. Più facile pensare ad un impiego della tecnologia che porta in dote Oculus per provare nuove strade verso advertising, gaming e geolocalizzazione. Se l'idea che ha in mente Zuckerberg andrà in porto allora sarà ricordata come una nuova grande impresa capace di imprimere davvero il modo in cui ci stiamo relazionando attraverso la rete. Zuckerberg gioca quindi il ruolo del visionario, ma anche di chi sa che sulla rete le idee e i progetti sono eterni e quindi, avendone le possibilità, prova a giocarsi le sue carte, dando vita a nuovi progetti. Facebook non è eterno, così Zuckerberg sta pensando bene di costruire delle alternative. E ci riuscirà.

(image credits: © Boing Boing)
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