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Zuckerberg e i buoni propositi “politici” per il 2017: “Voglio visitare ogni stato degli Usa”

Puntuali come ogni anno, da poche ore Mark Zuckerberg ha pubblicato i suoi buoni propositi per il 2017, che quest’anno tradiscono importanti risvolti politici.
A cura di Marco Paretti
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zuckerberg donazione

Puntuali come ogni anno, da poche ore Mark Zuckerberg ha pubblicato i suoi buoni propositi per il 2017, com'è ormai tradizione per il fondatore e CEO di Facebook. Dopo aver corso un miglio al giorno, letto 25 libri, imparato il mandarino e costruito un'intelligenza artificiale, il giovane imprenditore ha annunciato di voler visitare ogni singolo stato degli Usa e incontrarne gli abitanti entro la fine dell'anno. "Ho già viaggiato molto in questi anni, quindi mi mancano circa 30 stati per completare questa sfida" ha scritto Zuckerberg sul suo profilo ufficiale.

"Dopo un anno difficile, la mia speranza per questa sfida è che mi porti ad uscire e parlare a sempre più persone riguardo le loro vite, i loro lavori e ciò che pensano sul futuro" ha continuato. "Io e Priscilla abbiamo viaggiato fin da quando abbiamo iniziato a vederci. Recentemente ho visitato molte nazioni e città e ora sono emozionato al pensieri di esplorare il mio paese e incontrarne gli abitanti". Una presa di posizione che, viste le dichiarazioni passate, suona come un primo passo verso un interessamento sempre più importante nella politica. Un approccio che nel corso dell'ultimo anno è diventato sempre più evidente anche nelle azioni che, all'interno e all'esterno dell'azienda, hanno caratterizzato l'evoluzione di Zuckerberg.

Dalla donazione del 99 percento delle azioni alla riorganizzazione interna che gli consentirà di svolgere altri compiti senza perdere il controllo dell'azienda, fino alla recente dichiarazione in merito al suo non essere ateo. "La religione è importante" aveva scritto a Natale sul suo profilo, che in realtà ha sempre indicato "ateo" alla voce religione. Sono tutti piccoli pezzi che presi singolarmente non significano molto, ma che nell'ottica globale – e accostati ai progetti per il 2017 – tradiscono una volontà politica attualmente difficile da decifrare. Ciò non significa necessariamente che Zuckerberg voglia candidarsi alle prossime presidenziali, ma il suo interesse nei confronti di questo aspetto potrebbe portarlo sempre già al centro del dibattito politico all'interno degli Stati Uniti.

"Mi sembra di essere ad un punto di svolta storico" scrive Zuckerberg sul suo profilo. "Per decenni la tecnologia e la globalizzazione ci hanno resi più produttivi. Questo ha creato molti benefici, ma per molte persone ha anche reso la vita più difficile. Dobbiamo trovare il modo di cambiare questa situazione perché funzioni per tutti. Il mio lavoro è quello di connettere il mondo e fornire a tutti una voce. Voglio sentire personalmente queste voci nel corso dell'anno. Mi aiuterà a guidare il lavoro in Facebook e nella Chan Zuckerberg Initiative per avere un impatto positivo mentre il mondo entra in un periodo così importante".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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