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“Alcune funzioni non sono disponibili”: cos’è il messaggio che appare su Instagram e Messenger

Dalla giornata di ieri un messaggio inconsueto accompagna le chat di Facebook Messenger e i messaggi diretti di Instagram, avvisando gli utenti che alcune funzioni nelle conversazioni non sono disponibili. La maggior parte delle limitazioni riguarda però le chat aperte con le pagine di influencer e negozi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In queste ore gli utenti europei delle piattaforme di messaggistica legate a Facebook e Instagram stanno visualizzando un avviso inconsueto. All'interno dell'app e del sito web di Messenger e dei messaggi diretti di Instagram è apparso infatti un testo che recita: "Alcune funzioni non sono disponibili", al quale segue una spiegazione piuttosto generica: "Il motivo è che dobbiamo rispettare le nuove regole relative ai servizi di messaggistica in Europa". Il messaggio si chiude affermando che il gruppo sta lavorando per rendere le funzioni disattivate nuovamente disponibili al più presto. Facebook non ha fornito ulteriori spiegazioni agli utenti delle piattaforme colpite, ma dalle segnalazioni online e dalle informazioni tecniche diffuse alle aziende e agli sviluppatori è possibile sapere quali siano effettivamente le funzioni disattivate.

Cosa non funziona più su Messenger e Instagram

Le funzionalità di base delle due piattaforme di messaggistica rimangono intatte: gli utenti potranno continuare a scambiarsi messaggi di testo e questi continueranno a essere recapitati come di consueto. Stando a quanto riportato nelle pagine di supporto dedicate agli sviluppatori e alle aziende, le restrizioni riguardano per lo più questi soggetti, ovvero i creator, gli influencer e gli esercizi commerciali in contatto con gli utenti attraverso le proprie pagine, e gli sviluppatori che utilizzano la chat di Messenger come servizio integrato nel proprio sito Internet.

Per questi soggetti sarà impossibile interagire con utenti e clienti (e viceversa) utilizzando la maggior parte dei contenuti multimediali: allegati come file audio, video e documenti non passeranno la barriera artificiale imposta dal social, così come le gallerie ma anche i pulsanti e i menù di navigazione che alcuni chatbot utilizzano per rendere più semplice l'interazione tra gli utenti e le aziende rappresentate in chat. In sostanza a finire bloccati saranno cataloghi, ricevute di pagamento e sistemi di navigazione automatizzati che alcuni negozi e realtà aziendali stanno iniziando a utilizzare per agevolare lo shopping online sui canali di Facebook.

Le limitazioni insomma non dovrebbero riguardare le normali chat tra utenti comuni, ma mettere un freno all'ambizione di Facebook di diventare un intermediario per la vendita di beni e servizi. Fino a quando il gruppo non si metterà in regola con le ultime norme europee in fatto di privacy, le sue chat dedicate agli esercizi commerciali perderanno molte delle che caratteristiche che le rendevano appetibili per le imprese.

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