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AngelList: il social network per investitori e startup

Negli ultimi mesi, nel mondo startup ed investitori della California si sta verificando una grande rivoluzione chiamata AngelList. Per la prima volta, un servizio web mette in contatto diretto investitori e fondatori di startup con lo scopo di far nascere i nuovi Google e Facebook.
A cura di Stefano Passatordi
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Il 2 Febbraio 2010 è nato ufficialmente il “social network” per investitori e startup: AngelList.

Grazie al genio di Nivi e Naval, due super imprenditori web ed investiri della Silicon Valley, da oltre un anno, centinaia di angels e migliaia di startup hanno la possibilità di incontrarsi virtualmente e di interagire.

AngelList è una piattaforma gratuita nata con lo scopo di mettere in contatto potenziali investitori e startup dalle grandi potenzialità. Prima di AngelList, mettersi in contatto con gli investitori americani e non era una impresa ardua. Tutto dipendeva dal tuo network, dalle tue conoscenze e dal budget a disposizione da spendere nel fundraising. Prendiamo, ad esempio, una startup di base in Italia che voleva fare fundraising in California: senza i giusti contatti, senza un prodotto con traction e senza soldi da spendere per i viaggi, era difficilissimo, se non impossibile, farsi conoscere dagli investitori USA.

Ad oggi, grazie proprio ad AngelList, è possibile scegliere l’investitore a cui proporre la propria idea e farsi “raccomandare” senza muoversi dalla propria stanza. Lo stesso vale al contrario. Se sei un investitore italiano e vuoi investire fuori dall’Italia, magari in una startup californiana, puoi andare su AngelList e decidere quale idea potrebbe essere interessante e su cui vorresti investire. In pochissimo tempo, AngelList è diventato uno strumento importantissimo per Angels e VCs, soprattutto americani. Ha il suo valore intrinseco nell’importanza che hanno gli investitori che vi partecipano: Jeff Clavier, Dave McClure, Rob Hayes, Aaron Patzer e molti altri. Tutti mostri sacri della Bay Area e non solo.

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Se sei un investitore, ti registri, inserisci tutti i tuoi dati, scrivi una bio, descrivi i settori che ti interessano (web, cleantech, ecc), stabilisci la taglia media dei tuoi investimenti e altre utili info. Se sei una startup e cerchi finanziamenti, dopo la registrazione, devi compilare un form per raccogliere tutte le info sul tuo progetto, per far sì che ogni investitore possa capire cosa fai, dove vuoi arrivare e quanto ti serve. AngelList ha anche un sistema stile twitter per permettere di seguire gli investitori e i settori di investimento.

Un’altra funzionalità molto interessante è la possibilità di effettuare e ricevere delle intro, ovvero un utente già conosciuto e più importante di te, ti presenta ad uno o più investitori e in qualche modo garantisce la tua professionalità e la validità della tua idea.

In pratica, Nivi e Naval hanno portato il concetto di network di conoscenze e intro, che è tipico della Bay Area, all’interno della loro geniale piattaforma.

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Secondo tanti importanti personaggi della Bay Area, AngelList è una rivoluzione nel mondo degli investimenti per startup, non è mai stato così semplice mettere in contatto domanda ed offerta in questo settore.

Non tutti però la pensano allo stesso modo. Alcuni grossi VCs si sono lamentati del fatto che AngelList ha modificato le leggi del mercato degli investimenti. Prima di AngelList, i VCs avevano pieno potere contrattuale, fissavano le valutazioni e i termini ed erano incontrastati.

Oggi, grazie ad AngelList, i vari Angels hanno acquisito un maggiore potere, tanto da decidere le valutazioni delle startup a danno dei grossi VCs. Essendo più facile contattare investitori ed ottenere un finanziamento, adesso le startup stesse hanno maggiore potere contrattuale e possono permettersi di rifiutare una proposta di investimento perchè molto probabilmente possono trovare di meglio.

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Insomma, AngelList ha rotto le uova nel paniere dei grossi VCs, ma sta dando maggiore potere agli Angels e alle startup stesse.

Chi sa se in Italia una piattaforma del genere funzionerebbe oppure no. Magari potrebbe essere l’idea per una nuova startup tutta italiana!

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Appassionato di Web e tecnologia ha fondato il suo blog YourStartUp ed è
attualmente membro di UpStarRoma e BAIA. Laureato in Tecnologie Informatiche
a Pisa, co-fondatore e CEO di Ibrii.

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