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AntiTrust VS Google: Eric Schmidt sotto accusa

L’inarrestabile espansione di BigG sta creando non pochi malumori negli USA ed una commissione di senatori ha chiesto all’ex CEO di Google di chiarire la situazione in seguito ad alcune denunce riguardanti i risultati delle ricerche sul popolare motore, troppo orientate a favore dell’azienda e dei suoi partner commerciali.
A cura di Angelo Marra
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AntiTrust VS Google Eric Schmidt sotto accusa

Eric Schmidt, in qualità di ex CEO di Google è stato convocato dalla Commissione Giustizia al Senato degli Stati Uniti per rispondere alle accuse di abuso di posizione dominante che da più parti sono piovute nei confronti del gigante di Mountain View. Sotto la lente dell'AntiTrust, nello specifico, c'è il Page Rank, uno dei sistemi di indicizzazione della ricerca di Google, accusato di favori nei risultati lo stesso BigG, oltre agli inserzionisti pubblicitari associati con AdSense.

Non è la prima volta che Google si è trovato a doversi difendere da simili accuse, basti ricordare la causa contro TradeComet.com, o il recente interesse della Federal Trade Commission proprio in merito all'accusa di posizione dominante.

La posizione di Google intanto rimane sempre la stessa. Il Page Rank, per altro in fase di dismissione, non favorirebbe nessuno nei suoi risultati di ricerca e se qualcuno è più bravo a sfruttare l'algoritmo per promuovere il suo sito, ciò non è di certo imputabile a Mountain View.

In realtà la volontà comune è quella di limitare lo sconfinamento di Google, che ogni giorno aumenta i suoi servizi ed il suo traffico. La questione ricorda molto un altro storico marchio che in passato si è trovato sotto la scure della Commissione, ovvero Microsoft, costretta più volte a smembrare l'azienda per evitare sanzioni salatissime.

La differenza tra Google e l'azienda di Gates è però enorme. Microsoft in passato è riuscita a dominare l'intero mercato grazie ad accordi commerciali con IBM e poi Intel, all'epoca primo produttore al mondo di processori, con una sorta di esclusiva che ha garantito che quasi ogni macchina sul mercato mondiale montasse il famigerato Windows, fatta esclusione per il mercato Apple.

Google invece è diventato leader nel proprio settore grazie soprattutto al merito. A partire dal motore di ricerca, a finire a Google+, passando per Gmail e così via, l'intera galassia dei servizi gratuiti di BigG ha saputo conquistare la fiducia degli utenti grazie ad affidabilità, capacità di innovazione e di ascolto delle esigenze della community. Pochi hanno saputo offrire una vastità di servizi come Google e ciò ha contribuito fortemente alla sua espansione, che di contro non è vista naturalmente di buon occhio da parte della concorrenza.

Ora la faccenda per Schmidt & Co. si fa però difficile; la commissione d'inchiesta davanti alla quale l'ex CEO dovrà apparire è presieduta tra gli altri anche dal senatore Mike Lee, la cui campagna elettorale è stata parzialmente finanziata da Microsoft e Overstock.com, guarda caso due dei principali accusatori proprio di Google. Come andrà a finire?

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