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Cameron: boicottate siti web che non proteggono dal bullismo online

“Le persone che gestiscono questi siti devono intervenire e dare prova di responsabilità nel modo in cui li fanno funzionare” – Queste le dichiarazioni del Premier britannico, dopo il recente suicidio di una 14enne insultata su Ask.fm.
A cura di Dario Caliendo
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Il premier britannico David Cameron ha invitato a boicottate i social network "abietti", che non proteggono i ragazzi dal bullismo.

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Un appello lanciato dopo il recente suicidio di una 14enne, insultata per mesi sul sito web Ask.fm, da tempo sotto accusa per altri decessi di adolescenti avvenuti nell'ultimo anno.

"Le persone che gestiscono questi siti devono intervenire e dare prova di responsabilità nel modo in cui li fanno funzionare – ha detto Cameron a Sky News – quello che possiamo fare noi come genitori e come utenti di internet, è non andare sui siti abietti. Boicottateli, non collegatevi, non iscrivetevi".

Nei giorni scorsi, il padre della 14enne aveva invitato il governo a chiudere questi siti. Oggi Cameron si è impegnato ad "esaminare tutte le azioni possibili per cercare di impedire nuove tragedie come questa". "Fare qualcosa online non significa essere al di sopra della legge – ha ammonito Cameron – se si incoraggia qualcuno a fare del male, se si incita alla violenza, è una violazione della legge, che sia on-line o meno".

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