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Cosa cambia tra gli iPhone 13 e gli iPhone 13 Pro

Chi vuole comprare un iPhone 13 a partire da venerdì 24 settembre dovrà decidere tra quattro modelli divisi in due sottocategorie: da una parte le varianti standard, con iPhone 13 e iPhone 13 Mini; dall’altra i più professionali iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max. Ecco le differenze che si nascondono dietro ai nomi scelti da Apple.
A cura di Lorenzo Longhitano
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L'evento di presentazione durante il quale Apple ha presentato i suoi ultimi iPhone si è concluso lasciando parecchi spettatori convinti a mettere le mani su uno dei nuovi dispositivi. Se però i più esperti sono riusciti a capire fin da subito quale dei gadget proposti sia quello che fa al caso loro, non vale necessariamente lo stesso per il grande pubblico, che nei negozi dovrà decidere se scegliere un iPhone 13 o un iPhone 13 Mini o se mettere le mani su uno di modelli professionali, iPhone 13 Pro o iPhone 13 Pro Max. Ecco dunque le principali differenze tra le due sotto-categorie di telefoni lanciate ieri.

Materiali e colori

La prima differenza consiste nella scocca. Mentre il telaio dei modelli standard e Mini è realizzato in alluminio, i due modelli Pro hanno un rivestimento in acciaio chirurgico inossidabile, con una finitura resistente ad abrasione e corrosione e un vetro opaco. Tutti i modelli hanno uno schermo protetto dallo stesso vetro, battezzato Ceramic Shield, mentre i colori della scocca sono diversi. Per i modelli dedicati al grande pubblico sono disponibili Rosa, Blu, Mezzanotte, Galassia e Rosso; per i modelli Pro le tonalità sono Azzurro Sierra, Argento, Oro e Grafite.

Le dimensioni

Per chi apprezza telefoni particolarmente compatti oppure dalle dimensioni generose, la scelta tra le due tipologie di modelli sarà fondamentale. Come avvenuto per la scorsa generazione di iPhone, le varianti standard includono un modello Mini con uno schermo da soli 5,4 pollici di diagonale che misura 132 x 64 x 7,65 millimetri. Al contrario, il telefono più grande del quartetto è il modello Pro Max, con uno schermo da 6,7 pollici e 160,8 x 78,1 x 7,7 millimetri di dimensioni. Nel mezzo stanno i rimanenti due telefoni, iPhone 13 e iPhone 13 Pro, con schermi da 6,1 pollici e il medesimo ingombro da 146,7 x 71,5 x 7,7 millimetri.

Il processore

Per la prima volta nella storia di iPhone, Apple ha deciso di proporre due configurazioni diverse del suo processore da destinare ai modelli di una medesima generazione. Su iPhone 13 e iPhone 13 Mini troverà comunque posto il veloce e sofisticato chip Apple A15 Bionic, basato su processo produttivo a 5 nanometri. Su iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max il sistema potrà però disporre di 5 unità dedicate all'elaborazione grafica: questi nuclei aggiuntivi serviranno a gestire la mole di lavoro aggiuntiva richiesta dalle riprese professionali e dalle altre funzioni esclusive dei modelli Pro; i gadget che non ne disporranno insomma non ne sentiranno la mancanza.

Le fotocamere

Il sistema fotografico cambia sensibilmente tra i modelli standard e i modelli Pro. I primi disporranno di due fotocamere — una grandangolare e una ultra-grandangolare. Gli iPhone 13 dedicati ai professionisti monteranno invece tre fotocamere con sensori più grandi e lenti ad apertura minore; l'obbiettivo; la fotocamera aggiuntiva è uno zoom 3X, mentre quella ultra-grandangolare si potrà utilizzare anche per gli scatti in modalità macro, avvicinandosi fino a 2 centimetri dall'oggetto da riprendere. Dal punto di vista della produzione video, i gadget professionali offriranno supporto al formato di codifica video ProRes che su iPhone 13 e 13 Mini invece non sarà a disposizione.

Lo schermo

L'ultima area che differenzia le due tipologie di iPhone 13 è il display. Tutti gli iPhone presentati ieri avranno pannelli OLED con supporto a tutti gli standard più evoluti in fatto di riproduzione delle immagini, ma nelle varianti Pro si aggiunge la tecnologia ProMotion che è in grado di modificare dinamicamente la frequenza di aggiornamento dello schermo da 10 a 120 volte al secondo. I valori più bassi servono a risparmiare energia quando il gadget non è in uso, mentre quelli più alti consentono anche alle immagini più veloci di essere riprodotte in modo fluido e senza distorsioni.

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