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Ecco Huawei Mate 40 Pro, lo smartphone più potente della casa cinese (ma sempre senza Google)

La casa cinese ha annunciato l’ultimo e più potente dei suoi smartphone dedicati ai professionisti. Il dispositivo viene venduto privo dei servizi Google a bordo, ma l’azienda sta lavorando assiduamente per rendere i suoi gadget compatibili con un numero di app sempre più alto e azzerare la distanza con il Play Store della casa di Mountain View.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Anche dopo lo stop del governo statunitense che ha imposto a Huawei di rinunciare ai servizi Google sui suoi smartphone, il colosso cinese non ha smesso di sfornare dispositivi di alto livello: è successo con la serie Huawei Mate 30 l'anno scorso, con i P40 di pochi mesi fa, e oggi con la serie Huawei Mate 40 presentata pochi minuti fa. Il nuovo smartphone è stato il protagonista di un evento di presentazione che il gruppo ha tenuto in diretta streaming, nel corso del quale però sono state annunciate anche altre interessanti novità nel mondo dell'audio e dei dispositivi indossabili.

Mate 40 Pro è l'unico dispositivo della gamma Mate 40 che arriverà nel nostro Paese, e si inserisce perfettamente in quella sequela di aggiornamenti incrementali che caratterizzano ormai da anni l'accoppiata di serie P e Mate, rispettivamente attese per la primavera e per l'autunno. Ad aggiornarsi è innanzitutto il design: lo smartphone si ispira a Mate 30 per il disegno della scocca posteriore, ma sul lato frontale per la prima volta nella serie Mate utilizza una doppia fotocamera con foro nel display, abbandonando il notch.

Il display del resto rimane uno dei punti di forza del dispositivo: si tratta di un pannello OLED da 1344 x 2772 pixel con diagonale da 6,7 pollici, lati incurvati, lettore di impronte digitali sottoschermo e frequenza di aggiornamento di 90 Hz che rende lo spostamento degli elementi su schermo decisamente più fluido. Altro punto di forze di Mate 40 Pro è il processore, cambiato rispetto a quelli dei predecessori: si tratta di un Kirin 9000, il primo chip con supporto alle connessioni 5G e realizzato con tecnologia a 5 nanometri, che dovrebbe portare benefici sia in termini di prestazioni che di risparmio energetico.

Le fotocamere rappresentano un altro aggiornamento rispetto a Mate 30 Pro, ma un'evoluzione meno sostanziale rispetto a quanto visto sulla serie P40. Il lato posteriore accoglie infatti un sensore principale da 50 megapixel con obbiettivo f/1.9, un'ottica grandangolare e ultragrandangolare f/1.8 con sensore da 20 Mpixel e un obbiettivo telescopico capace di zoom ottici 5X con lente f/3.4 stabilizzata otticamente e sensore da 12 Mpixel; il software è dotato di funzionalità utili per chi ama girare video, come un HDR migliorato, una tecnologia di stabilizzazione dedicata a sport e attività in movimento e un sistema che crea clip da 15 secondi pronte per essere pubblicate sui social con effetti di rotazione e transizioni generati in automatico. Le due fotocamere frontali sono un sensore da 13 Mpixel dedicato allo scatto delle fotografie, più un sensore di profondità utilizzato per lo sblocco con il volto e per attività come la navigazione gestuale senza mani all'interno del sistema operativo e per l'Eyes on Display, una funzionalità che attiva lo schermo dallo standby solo quando il proprietario lo sta effettivamente guardando.

Anche per quel che riguarda gli extra, Mate 40 Pro si propone come il meglio del meglio nel panorama Android: grazie al caricatore incluso la capiente batteria da 4.400 mAh si può ricaricare in pochi minuti a 66W tramite cavo, ma soprattutto in modalità wireless può arrivare a 50W offrendo dunque prestazioni migliori di quelle degli smartphone di scorsa generazione collegati via USB-C; doppio slot SIM, certificazione di impermeabilità all'acqua, 8 GB di RAM e 256 GB di memoria e Android 10 completano l'identikit di uno smartphone per molti versi decisamente interessante ma anche costoso: disponibile nelle colorazioni Black e Mystic Silver, il telefono si può prenotare da oggi a un prezzo consigliato al pubblico di 1.249 euro.

Migliorano i servizi con un nuovo store e le mappe

L'incognita rimane sempre l'utilizzo del telefono senza i servizi Google a corredo di Android: da questo punto di vista Huawei sta facendo passi da gigante nel portare nuove app sui suoi dispositivi tramite App Gallery, e il software subirà presto un aggiornamento che lo renderà ancora più utile e completo. L'aspetto più importante è però l'arrivo di Petal Maps, un servizio di cartografia digitale che finalmente Huawei può utilizzare come base per tutte le applicazioni che richiedono il posizionamento GPS degli utenti, come quelle per le consegne a domicilio.

Le cuffie professionali FreeBuds Studio

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Tra gli altri prodotti presentati nella giornata di oggi quello destinato ad avere più successo è il paio di cuffie FreeBuds Studio, prenotabili da oggi al prezzo di 299 euro. Il gadget punta a offrire un'esperienza acustica di alto livello grazie a una risposta in frequenza da 4 Hz- 48 kHz, 6 micorofoni per la registrazione della voce e la cancellazione del rumore, possibilità di collegarsi a due dispositivi contemporaneamente, una doppia antenna che permette comunicazioni cristalline fino a 140 metri di distanza e 24 ore di riproduzione, con tecnologia di ricarica rapida che garantisce 8 ore extra per 10 minuti di collegamento alla rete elettrica.

Gli occhiali smart

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Chiude la rassegna di novità la nuova generazione di occhiali smart del gruppo, battezzata Huawei x Gentle Monster Eyewear II. Come per i modelli di generazione precedente, anche in questo caso i dispositivi sono pensati per interagire con l'utente grazie a comandi touch, microfoni e altoparlanti situati nelle asticelle, che permettono di ascoltare musica, effettuare chiamate o comunicare con l'assistente vocale senza che il flusso audio possa essere percepito da chi sta intorno. Nei modelli presentati oggi migliorano la qualità del suono e dei microfoni, l'autonomia e il design, mentre il prezzo annunciato è di 329 euro.

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