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Facebook cambia le regole della pubblicità per le pagine aziendali

Dopo aver dato il via alla nuova interfaccia Timeline anche per le business pages, il social network di Palo Alto annuncia importanti novità per gli inserzionisti e per le aziende che operano sulla piattaforma.
A cura di Angelo Marra
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Facebook rivoluziona il sistema della pubblicità e delle pagine aziendali sulla sua piattaforma. Ieri si è svolta la prima Marketing Conference della società, durante la quale sono state annunciate tutte le novità relative al settore dell'advertising, in concomitanza con il lancio di Timeline anche per le business pages. Non si tratta di un semplice aggiornamento delle pratiche finora in uso quanto di una vera e propria rivoluzione, con lo scopo di valorizzare la nuova interfaccia grafica rendendola un valido strumento per interagire con gli utenti e al tempo stesso offrire ai brand nuovi tool per aumentare la fidelizzazione e rafforzare la relazione con i consumatori. Le novità riguardano diversi settori della piattaforma: la colonna destra della homepage, da sempre riservata agli annunci pubblicitari, il flusso di post della pagina principale, la schermata di log-out e naturalmente la versione mobile, tutti rinnovati e dotati di maggiori funzioni.

Annunci pubblicitari. La colonna destra della schermata di Facebook da sempre è destinata agli spot pubblicitari. La novità è che gli annunci saranno forniti dalle aziende di cui siamo fan e consisteranno negli aggiornamenti di stato o nei post che i brand pubblicano sulla business page. Non è esclusa naturalmente la possibilità che questi contenuti vengano integrati con altro materiale proveniente da aziende non seguite sulla piattaforma ma la novità, come le altre introdotte, servirà principalmente per confondere il più possibile i contenuti pubblicitari con l'attività tradizionale che si svolge sul sito.

La pubblicità nello stream. Una volta che decidiamo di seguire una business page, il flusso di contenuti prodotti da questa ci apparirà nella schermata principale della homepage insieme ai post pubblicati dai nostri amici. Per le pagine aziendali è stato introdotto un nuovo sistema chiamato Premium che sostituisce il CTR (click trough rate) utilizzato precedentemente. Attorno ai risultati prodotti dal vecchio sistema pubblicitario in passato erano nate numerose polemiche a causa della sua scarsa efficacia. Nonostante questo il costo degli annunci pubblicitari è aumentato nel corso del tempo, pur non producendo i risultati sperati, ed è da sempre uno dei motivi di forte perplessità degli osservatori in merito alla capacità di Facebook di monetizzare il successo planetario della piattaforma.

Un nuovo sistema di comunicare. Con l'introduzione del servizio Premium, Facebook cambia l'impostazione pubblicitaria sul suo sistema, avvicinandosi di più a quello utilizzato in ambito televisivo. Gli inserzionisti infatti non pagheranno più in base al numero di click sui propri annunci come in passato, ma sul numero di “passaggi” che gli annunci avranno nello stream della piattaforma. E se un tot di fan, al momento del passaggio, non è connesso a Facebook? Un'ipotesi tutt'altro che assurda, visto che secondo le statistiche solo il 16% dei follower visualizzano gli aggiornamenti di stato. In questo caso ci pensa Reach Generator, un'altra delle novità introdotte dal team di Palo Alto, un sistema a pagamento per ripubblicare gli aggiornamenti rendendoli però visibili soltanto a chi era offline al momento della pubblicazione.

Pubblicità anche su mobile. Importanti novità anche per quello che riguarda il settore mobile. Pochi giorni fa Palo Alto ha comunicato di aver raggiunto oltre 425 milioni di utenti che si connettono tramite smartphone o tablet, un mercato enorme che finora Facebook non era stato in grado di monetizzare. Il servizio Premium da oggi coinvolgerà anche l'utenza mobile e gli aggiornamenti di stato delle business page e tutti i servizi ad essi collegati appariranno anche nello stream degli utenti connessi in mobilità. Alle soglie del suo arrivo in Borsa la società di Palo Alto è fermamente decisa ora a sfruttare la popolarità conquistata dalla piattaforma per ricavare il massimo profitto possibile, nonostante il 2011 si sia chiuso con un fatturato di tutto rispetto, oltre 3,7 miliardi di dollari.

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