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Facebook e Microsoft riaprono dopo il coronavirus: i dipendenti tornano in ufficio

Dopo la chiusura totale e il telelavoro al 100% Facebook, Uber, Microsoft e altre aziende iniziano a prepararsi al ritorno dei dipendenti in sede con distanziamento e sanificazione. Lo smart working non rimarrà però un ricordo del passato e molte aziende utilizzeranno l’esperienza acquisita per garantire ai dipendenti margine di scelta.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il coronavirus ha spinto molte aziende ad adottare politiche di smart working o rafforzare quelle che avevano già attive da prima dello scoppio della pandemia. Tra le realtà più reattive a questo cambiamento ci sono state le aziende della Silicon Valley, che ora però altrettanto in anticipo sui tempi stanno già in parte pianificando un parziale ritorno negli uffici dei loro dipendenti. A riportarlo ci sono diverse testate secondo le quali Facebook, Microsoft e Uber hanno già un programma per riaprire gradualmente le loro sedi statunitensi.

Stando a Bloomberg, il gruppo di Mark Zuckerberg starebbe pensando di riaprire alla presenza le sedi dell'area di San Francisco a partire da maggio, per il momento destinandole solamente al 10 percento dei dipendenti. Il progetto sarebbe quello di consentire alla metà del personale di tornare a lavorare in sede entro la fine di settembre, consentendo turnazioni tra chi lavora da casa e chi invece presta la propria opera dagli uffici: saranno adottate politiche di distanziamento, sanificazione e protezione personale, ma con un numero limitato di dipendenti presenti dovrebbe essere possibile assicurare la sicurezza di tutti.

Le informazioni su Uber e Microsoft arrivano rispettivamente da Reuters e dalla stessa casa di Redmond. L'agenzia di stampa riferisce che il colosso del ride hailing riaprirà gli uffici a partire già da settimana prossima a un quinto della capacità originale, in anticipo sui piani originali che prevedevano lo smart working al 100 percento fino a settembre; anche in questo caso i dipendenti dovranno seguire protocolli di sicurezza progettati per proteggere ciascuno dal rischio di eventuali infezioni.

La stessa data segnerà la ripartenza del lavoro in presenza anche per Microsoft che però — come del resto anche Facebook e molte altre aziende — ha già anticipato che lo smart working rimarrà uno strumento fondamentale nell'impostazione del lavoro in azienda. Se la pandemia e il distanziamento al 100 percento hanno evidenziato i limiti di questo modello, i vantaggi connessi al lavoro decentralizzato non sono passati inosservati alle aziende, sia in termini di risparmio economico che di organizzazione delle attività: l'obbiettivo di molte organizzazioni — già comunicato nei mesi passati — è concedere ai dipendenti una percentuale di lavoro in modalità smart che possano amministrare come desiderano, compatibilmente con le mansioni e con i calendari condivisi con i colleghi.

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