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iPhone 4S, il plagio ai danni di Samsung non esiste: lo decreta il tribunale di Milano

Samsung aveva chiesto l’interdizione del commercio dell’iPhone 4S in Italia per la supposta violazione di due suoi brevetti riguardanti la tecnologia wireless, secondo alcuni esperti -però- i brevetti proteggerebbero elementi importantissimi e utilizzati dagli standard mobili di quasi tutti i produttori del settore.
A cura di Anna Coluccino
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apple vs samsung

Gli osservatori più attenti avranno di certo ipotizzato che la mossa di Samsung contro l'iPhone 4S avesse più valore formale che sostanziale, anche se i capi d'accusa non erano affatto vacui. E questo perché non si può certo dimenticare che la prima a dichiarare aperta la guerra è stata Apple e, con tutta probabilità, Samsung ha solo voglia di mostrare che la contaminazione tra i dispositivi è bilaterale (se non totale) e non può essere risolta attraverso battaglie legali giacché, se così fosse, tutti potrebbero far causa a tutti.

Insomma: se stessimo raccontando di dinamiche tra scoraletti potremmo quasi parlare di "ripicche" ma, trattandosi di due grandi aziende sarebbe meglio parlare di una sorta di "rappresaglia legale" che -al momento- non è andata a buon fine.

La verità è che dopo l'invenzione dell'iPhone appare difficile immaginare un oggetto che sia smartphone senza somigliare al padre di tutti i device similari. Così come appare difficile che gli sviluppatori dell'iPhone 4S non si siano interrogati rispetto a quanto esisteva di meglio sul mercato e non abbiano cercato di migliorare ulteriormente il loro dispositivo avvalendosi di intuizioni altrui.

A certi livelli la competizione diventa ispirazione, e finché a giovarne sono tecnologia e innovazione (insieme all'umanità tutta) allora ben venga.

D'altronde, era poco plausibile ipotizzare che il tribunale di Milano (anche in considerazione della recente scomparsa di Steve Jobs) si sarebbe schierato con Samsung contro la commercializzare dell'iPhone 4S nel nostro paese, solo un accenno in tal senso avrebbe scatenato una protesta di proporzioni epiche e l'immagine di Samsung non ne avrebbe giovato più di tanto.

È pur vero che, dal punto di vista del colosso coreano le ragioni del procedimento non sono per nulla inferiori a quelle che hanno spinto Apple all'azione legale in senso contrario. Secondo Samsung, infatti, l'azienda di Cupertino si è appropriata della sua tecnologia wireless violando due brevetti specifici: "in particolare in relazione allo standard WCDMA (Wideband Code Division Multiple Access) per telefoni cellulari 3G […] essenziale per il funzionamento affidabile delle reti di telecomunicazione e dei dispositivi che ne fanno uso".

Ciononostante, il giudice Marina Tavassi della Prima sezione del tribunale civile di Milano, ha rinviato la discussione al prossimo 16 dicembre, chiedendo a entrambe le parti di depositare nuovo materiale probatorio da sottoporre al vaglio di un consulente tecnico.

Fino all'udienza, però, la commercializzazione dell'iPhone 4S non viene né interdetta né interrotta. Con buona pace della compagnia coreana che, al momento, viene messa in stand by.

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