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L’intelligenza artificiale di Google rileva problemi al cuore guardandoti negli occhi

Gli scienziati di Google e della sua divisione dedicata alla salute, Verily, hanno annunciato un nuovo metodo per scoprire se una persona soffre di problemi al cuore attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
A cura di Marco Paretti
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Gli scienziati di Google e della sua divisione dedicata alla salute, Verily, hanno annunciato un nuovo metodo per scoprire se una persona soffre di problemi al cuore attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e l'analisi degli occhi del paziente. Analizzando la parte posteriore degli occhi, il software dell'azienda è in grado di rilevare accuratamente un grande numero di dati, compresa l'età del soggetto, la pressione del sangue e se fuma. Queste informazioni possono essere utilizzate per predire il rischio di attacco cardiaco o altre problematiche al cuore con la stessa accuratezza dei metodi più avanzati attualmente disponibili.

L'algoritmo rende quindi più veloce e semplice per i dottori analizzare i rischi cardiovascolari dei pazienti, senza la necessità di effettuare un esame del sangue. Un documento che descrive il funzionamento del sistema è stato pubblicato su Biomedical Engineering di Nature, ma il software richiede ancora dei test prima di poter essere utilizzato all'interno di una clinica. "Piuttosto che rimpiazzare i dottori, questo sistema aumenta le loro possibilità" ha spiegato Luke Oakden-Rayner, un ricercatore della University of Adelaide, sottolineando come i dati vengano raccolti da sistemi già esistenti ma ampliati dall'intelligenza artificiale.

Per addestrare l'algoritmo, Google e Verily hanno utilizzato il machine learning per analizzare i dati di circa 300.000 pazienti. Come in tutte le applicazioni di intelligenza artificiale, le reti neurali sono poi state in grado di rilevare pattern all'interno di questi dati, consentendogli di associare particolari segnali a probabili problematiche cardiovascolari. Il processo sfrutta una parte dell'occhio, quella posteriore, già utilizzata per analizzare la salute generale di una persona. La zona, infatti, è piena di capillari che, se analizzati al microscopio o tramite camere particolari, consentono di individuare diversi elementi. Se questi dati vengono in seguito dati in pasto ad un'intelligenza artificiale, questa è in grado di collegarli ad eventuali problematiche. L'obiettivo per Google è quello di realizzare intelligenze artificiali in grado di fornire diagnosi senza l'intervento umano. Un futuro che, però, è ancora lontano decenni.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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