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Le 5 tecnologie a cui diremo addio nel 2017

Mancano ormai poche ore all’arrivo del nuovo anno ed è il caso di fare qualche resoconto, come spesso si conviene in questi casi. Ed è il momento di guardare a quelle tecnologie che abbandoneremo nel 2017. Tra quelle indicate da MIT Technology Review ci sono Vine, Pebble e il jack per le cuffie.
A cura di Francesco Russo
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Mancano ormai poche ore all'arrivo del nuovo anno ed è il caso di fare qualche resoconto, come spesso si conviene in questi casi. Ed è il momento di guardare a quelle tecnologie che abbandoneremo nel 2017, perchè in questo anno sono state abbandonate a loro volta. Il Mit Technology Review ne ha indicate 5 a cui diremo addio nel nuovo anno, tecnologie che in effetti non troveranno più spazio nel 2017. Per alcune di esse è la fine di un'era, anche perchè nessuno, prima di quest'anno, avrebbe mai pensato di abbandonare. Un epilogo dettato sicuramente dai ritmi elevati con cui le tecnologie si succedono.

Vine, intrappolata da Instagram e da Snapchat

La prima tecnologia, e quindi realtà, a cui diremo addio è Vine, l'applicazione di Twitter che permetteva la creazione di video di sei secondi. Dopo il suo picco, avvenuto nel 2014, grazie anche all'acquisizione dell'azienda guidata dall'allora CEO, Dick Costolo, Vine ha iniziato la sua fase calante. Nel 2016 praticamente gli utenti non postavano più nulla. Una situazione che si è venuta a generare grazie anche all'emergere di Snapchat e di Instagram, le quali hanno portato via a Vine una buona fetta di utenti. L'app è stata chiusa da Twitter nell'ottobre di quest'anno.

Pebble: fine della corsa

Il 2016 è l'anno in cui termina anche l'esperienza di Pebble, lo smartwatch che nacque grazie ai finanziamenti ricevuti via Kickstarter che erano stati ben 10 milioni di dollari. La fine viene praticamente decretata da una concorrenza fittissima che ha finito per travolgere Pebble che termina la sua corsa in questo anno. E' una di quelle che nessuno avrebbe immaginato finissero in così poco tempo.

Addio al jack per le cuffie, grazie ad Apple

Questa è forse la tecnologia che cui nessuno, prima di Apple, avrebbe mai pensato di abbandonare. Il jack per le cuffie sugli smartphone ha sempre trovato posto, anche nei dispositivi più esigenti. Fino a quando lo scorso settembre Apple ha sorpreso tutti eliminando il jack dal nuovo iPhone 7, dando vita alla tecnologia audio wireless, quindi senza fili. Le vendite del nuovo dispositivo, nonostante l'addio al jack, non hanno subito particolari flessioni, anzi, adesso anche la concorrenza, come Samsung, sembra intenzionata a seguire le orme della casa di Cupertino. Forse non sarà il 2017 l'anno in cui il jack sparirà completamente dal mercato, ma è sicuro che il 2016 è stato l'anno che ne ha decretato la fine.

Google Fiber, la fibra mai decollata

Google Fiber è il servizio di banda larga tuttora attivo in poche città americane come Austin, Kansas City, Provo, Nashville, Atlanta, Raleigh-Duram, San Antonio e Salt Lake City. Solo ad parile, in occasione del lancio di Google Fiber Phone, il telefono fisso inserito nella tecnologia Google, con rubrica su cloud, si parlava di portare la fibra anche a San Francisco e altre grandi città. Ma Google Fiber si ferma restando comunque attivo, ma Google ha deciso di voler investire in futuro su tecnologie wireless, meno costosa.

Project Ara, lo smartphone che non arriverà mai sul mercato

Altro progetto di Google che abbandoneremo definitivamente è Project Ara, il progetto del team ATAP che non vedrà mai la luce. Eppure era stato presentato come il progetto che avrebbe dato vita al dispositivo modulare, quindi con componenti hardware intercambiabili, questo avrebbe potuto dare vita ad una nuova era per gli smartphone. Ma Google, nel mese di settembre, ha messo fine al progettocon la motivazione ufficiale di volere "razionalizzare gli sforzi sull'hardware".

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