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Microsoft inserisce un QR code nella “schermata blu della morte”

Microsoft rivoluziona la sua (tristemente) famosa schermata blu della morte aggiungendo un nuovo elemento: un QR code. Si tratta del primo cambiamento da quello avvenuto in Windows 8, dove molti messaggi d’errore erano stati sostituiti da una faccina triste.
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A cura di Marco Paretti
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Microsoft rivoluziona la sua (tristemente) famosa schermata blu della morte aggiungendo un nuovo elemento: un QR code. Si tratta del primo cambiamento da quello avvenuto in Windows 8, dove molti messaggi d'errore erano stati sostituiti da una faccina triste. La novità è stata inserita all'interno dell'ultima versione preview di Windows 10 e farà il suo debutto ufficiale nel corso dell'estate all'interno dell'aggiornamento definito Anniversary Update. Il sistema operativo di Microsoft, infatti, viene considerato "l'ultimo Windows" perché d'ora in poi sarà costantemente aggiornato e migliorato senza per questo pubblicare vere e proprie nuove versioni.

Microsoft utilizza il QR code per aiutare i tecnici ad identificare più velocemente i codici di errore, andando peraltro a semplificare il processo di individuazione delle pagine di supporto da parte degli utenti, che in questo modo possono semplicemente scansionare lo schermo del proprio computer ed essere reindirizzati al relativo documento. Attualmente il codice rimanda all'indirizzo web windows.com/stopcode, che spiega quali possono essere le cause più probabili della schermata blu d'errore, ma in futuro potrà portare ad informazioni più specifiche sulle problematiche.

Nonostante siano da sempre al centro di scherzi e meme, queste schermate blu sono spesso incomprensibili per gli utenti medi, elemento che rende l'individuazione della causa del problema una vera impresa. Questo approccio semplificato potrebbe portare ad una risoluzione più rapida e indolore degli eventuali blocchi del sistema operativo. Ma anche, secondo alcuni, ad un nuovo pericolo per gli utenti: gli hacker potrebbero infatti sfruttare l'immagine creando false schermate d'errore per poi convincere gli utenti a scansionare il codice, che però porterebbe ad un sito web dal quale viene scaricato un file malevolo.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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