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Minacce di boicottaggio per PlayStation 5 dopo il rilascio del tema Black Lives Matter

Dopo che ha Sony ha dichiarato il rilascio di un tema gratuito per PlayStation 4 dedicato al movimento antirazzista Black Lives Matter, diversi utenti si sono riversati su Twitter per minacciare di boicottaggio PlayStation 5 a favore di altre console le cui aziende non sono schierate politicamente. Un nuovo caso di anti-inclusività del panorama videoludico.
A cura di Lorena Rao
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Nei giorni addietro, Sony ha rilasciato un tema gratuito per PlayStation 4 ispirato al movimento antirazzista Black Lives Matter (BLM). L'iniziativa ha però destato la rabbia di alcuni utenti, che hanno minacciato di boicottare l'acquisto di PlayStation 5 a favore di Xbox Series X e Nintendo Switch. La polemica si è diffusa principalmente su Twitter, sotto il profilo ufficiale PlayStation, dove alcuni utenti hanno lamentato lo schieramento da parte di Sony per una questione esterna ai videogiochi.

Ecco la critica di uno di loro riportata dal portale Game Revolution: "Sono stato un grande fan e cliente di Playstation sin dal primo giorno con PS1 e fino a PS4, ma questa patetica segnalazione di virtù mi ha fatto annullare il preordine della PS5, e preordinare invece Xbox Series X. Qual è il prossimo passo, una PS5 in edizione limitata a tema ANTIFA? Tenete la politica FUORI dai nostri giochi!". Questo è solo un esempio: diversi sono i messaggi contenenti astio nei confronti dell'iniziativa. Tuttavia, non si tratta di una polemica a senso unico.

Altri utenti, infatti, sono accorsi per rispondere alle critiche mosse a Sony, dato che non è stata l'unica azienda del panorama videoludico a dimostrare solidarietà al movimento Black Lives Matter. Lo scorso giugno, nel pieno dei tumulti causati dalla morte di George Floyd, anche Microsoft e Nintendo, più altre software house come Activision e Bungie, hanno pubblicato messaggi o avviato iniziative per mostrare la loro vicinanza alla lotta contro il razzismo. Lo dimostrano i diversi i messaggi ufficiali delle diverse compagnie, ricondivisi nuovamente per sedare la questione esplosa attorno al tema promosso da Sony.

Non è la prima volta che frange di giocatori reazionarie e anti-inclusive si scagliano contro la trattazione di tematiche delicate, quali il razzismo e l'omofobia, all'interno dei videogiochi, o più in generale nel panorama videoludico.  A tal proposito, ricordiamo l'accesa polemica esplosa attorno a The Last of Us 2 di Naughty Dog per la presenza di personaggi lontani dalle rappresentazioni di genere ed etniche stereotipate.

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