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Nella settimana del Prime Day i dipendenti Amazon sono costretti a lavorare quasi 12 ore al giorno

Le testimonianze dei dipendenti parlano di straordinari obbligatori e di un monte ore settimanale complessivo che supera le 55 ore per far fronte agli ordini dei clienti. Il gruppo specifica che gli straordinari sono retribuiti come tali, ma in passato aumentare i ritmi di lavoro ha aumentato anche il rischio di incidenti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In tutto il mondo ormai milioni di persone attendono con ansia o hanno per lo meno sentito parlare dell'Amazon Prime Day, la giornata di sconti sui prodotti smerciati dal colosso dell'ecommerce e riservata agli iscritti al servizio in abbonamento Amazon Prime. La pseudo festività è stata creata nel 2015 e tramite il passaparola è diventata una vera e propria gallina dalle uova d'oro per Amazon, che l'ha dunque estesa al doppio della sua durata originaria. Mentre la multinazionale incamera profitti i dipendenti lavorano però a ritmi più veloci del normale e, spesso, insostenibili. A riportarlo sono le testimonianze degli stessi lavoratori raccolte da testate come CNN.

Le testimonianze dei dipendenti

All'emittente statunitense, alcuni dipendenti hanno confermato che i loro turni nella settimana del Prime Day toccheranno almeno quota 55 ore, con turni giornalieri che dalle consuete 10 ore sono stati estesi obbligatoriamente a 11 ore. Il motivo è la quantità di ordini da evadere durante la due giorni di sconti, che nel corso degli anni è diventata un appuntamento atteso. Il gruppo – hanno specificato i lavoratori e ha precisato la stessa Amazon – paga le ore richieste in più come straordinario, ma il problema in questa situazione non è la compensazione dei lavoratori quanto piuttosto il loro benessere e la loro sicurezza.

Il rischio di incidenti

Lo raccontano documenti interni ad Amazon e ottenuti da The Reveal nei quali il gruppo già nel 2019 si aspettava in alcuni magazzini un incremento nel tasso di infortuni tra i dipendenti in corrispondenza del Prime Day. Le ragioni non sono difficili da immaginare: innanzitutto il quantitativo di tempo passato in turno rende inevitabilmente i dipendenti più stanchi e meno pronti a scongiurare eventuali incidenti sul posto di lavoro. Lo sforzo quotidiano inoltre si protrae per giorni prima e dopo le 48 ore del Prime Day, con il gruppo che a volte programma turni aggiuntivi per personale già allo stremo delle forze. Infine nelle settimane che portano al Prime Day la forza lavoro deve confrontarsi con l'ingresso nei magazzini di una nuova ondata di dipendenti stagionali assunta per far fronte all'ondata di acquisti in arrivo. Il personale relativamente meno preparato e le condizioni psico-fisiche dei lavoratori sotto stress aumenterebbero insomma il rischio che si verifichino incidenti sul posto di lavoro.

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