9 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Possibili problemi di privacy per Graph Search su Facebook

Mark Zuckerberg ed il suo staff hanno iniziato ad introdurre il nuovo personale motore di ricerca, ma la novità potrebbe dare qualche noia alla privacy degli utenti.
A cura di Bruno Mucciarelli
9 CONDIVISIONI

Per il momento è giunto solamente ad alcuni fortunati utenti nei paesi degli Stati Uniti ma, Facebook Graph Search, sembra avere qualche punto debole nella impostazione della privacy proprio per tutti coloro che lo utilizzeranno. Il nuovo servizio di Zuckerberg & Co. è stato presentato durante uno specifico evento lo scorso mese di marzo e proprio da qualche giorno gli ingegneri sviluppatori hanno deciso di inoltrarlo a molti utenti americani.

Immagine

Ciò che era già apparso nei mesi scorsi per tutti coloro che avevano avuto la fortuna di provarlo era proprio la fatidica ed onnipresente privacy venuta meno in alcune situazioni. Una pagina disponibile su Tumblr intitolata "Actual Facebook Graph Searches" riporta proprio alcuni esempi di questa situazione. Il motore di ricerca ideato da Facebook, infatti, effettua delle ricerche incrociate tra i vari iscritti al servizio e tutto ciò che è possibile carpire è il fatto che con esso tutto può essere trovato in modo immediato e senza alcuna limitazione.

Immagine

Basterà quindi un mi piace in una qualche pagina per far sì che il nostro nome appaia nelle varie ricerche, magari creando delle situazioni imbarazzanti a cui in precedenza non si era mai arrivati in nessun modo anche proprio tramite Facebook. Una manna da cielo per molti utilizzatori ma decisamente un neo importante per altri utenti che, sì utilizzano il social network di Zuckerberg, ma che non vorrebbero apparire fino a questo punto.

Immagine

Come dichiarato proprio alla prima presentazione da parte di Lars Rasmussen, ex Google, il nuovo Facebook Graph Search vuole migliorare e semplificare la ricerca da parte degli utenti di una qualche immagine, foto, video o status postato da un amico e l'unico materiale scandagliato è quello che gli iscritti condividono e rendono pubblico, quindi in piena trasparenza già in partenza, con privacy non realmente toccata, più di quello che già viene fatto.

Graph Search vuole creare concorrenza a Google e al suo primato motore di ricerca e secondo alcuni investitori ed analisti Zuckerberg potrebbe aver individuato un ottima strada per rilanciare il proprio social network, che nel giro di cinque anni potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione delle ricerche online. Google è avvertita, proprio come tutti gli utenti che in qualche modo dovranno d’ora in poi sapere che i loro post, immagini e qualsiasi cosa potrebbe uscire fuori in una qualunque ricerca.

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views