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Privacy e minori, al via l’indagine del Garante sui siti web e app mobile

Il Garante per la Privacy avvia un’indagine per verificare se i siti web e le principali app mobile rispettano la privacy dei minori. L’iniziativa del Garante si inserisce nel “Privacy Sweep Day 2015”, iniziativa promossa dal Global Privacy Enforcement Network (Gpen), la rete internazionale nata per rafforzare la cooperazione tra le Autorità della privacy di diversi Paesi.
A cura di Francesco Russo
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Il Garante per la Privacy avvia un'indagine per verificare se i siti web e le principali app mobile rispettano la privacy dei minori. L'iniziativa del Garante si inserisce nel "Privacy Sweep Day 2015", iniziativa promossa dal Global Privacy Enforcement Network (Gpen), la rete internazionale nata per rafforzare la cooperazione tra le Autorità della privacy di diversi Paesi.

Nella giornata di oggi, 28 autorità di tutto il mondo, quindi Italia compresa, faranno un'indagine a tappeto, appunto "sweep", per verificare come viene trattata la privacy dei navigatori del web piccoli, in età compresa tra gli 8 e i 12 anni. E proprio questa è un'età molto delicata, per il fatto che sono molti i giovanissimi che hanno una forte dimestichezza con il web, ma al tempo stesso sono i soggetti più vulnerabili in fatto di privacy.

L'opera del Garante consisterà quindi nell'avviare un attento esame dei siti e delle app più popolari, nonché le app appositamente realizzate per i più giovani. Sarà preso in esame dunque il grado di trasparenza sulla raccolta e sull'uso delle informazioni riguardanti i minori, le autorizzazioni richieste loro per scaricare le applicazioni e il rispetto della normativa italiana sulla protezione dati. Le analisi saranno inserite in un report comune a tutti i paesi coinvolti in questa operazione.

L'iniziativa, che è portata avanti a livello globale, si pone una serie di importanti obiettivi, e cioè: accrescere la consapevolezza della necessità di proteggere i dati personali; favorire il rispetto delle norme a salvaguardia degli utenti, specie se minori; sviluppare azioni di sensibilizzazione e formazione del pubblico sull'uso delle applicazioni mobili; promuovere iniziative globali sulla privacy.

Per i risultati di questa indagine internazionale bisognerà attendere il prossimo autunno.

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