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Quanto è costato all’economia italiana il blackout di Facebook, Instagram e WhatsApp

Quando Facebook, Instagram e WhatsApp non funzionano, chi si rivolge a queste piattaforme per le proprie attività online e offline non può lavorare, oppure può farlo solo parzialmente. Ecco quanto è costata nel nostro Paese l’interruzione totale dei servizi del gruppo Facebook che si è verificata ieri sera.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il blackout totale di Facebook e dei suoi servizi sta continuando a fare discutere. Non solo i problemi fatti registrare da Facebook, WhatsApp e Instagram si sono protratti contemporaneamente per un periodo mai così esteso nella storia della multinazionale di Menlo Park, ma tutto è avvenuto in un momento di espansione e interconnessione tra le tre piattaforme che non ha precedenti. I vertici dell'azienda in effetti vogliono rendere le tre app imprescindibili non solo nel settore della vendita di spazi pubblicitari ma anche in quelli dell'ecommerce e dei pagamenti online, e per questo motivo le stanno promuovendo e sviluppando come un unico prodotto. I risultati sono venuti alla luce ieri pomeriggio, quando solo in Italia milioni di creator, aziende, esercizi commerciali e liberi professionisti hanno perso la possibilità di rivolgersi alla loro clientela; il relativo danno economico è impossibile da quantificare, ma relativamente semplice da tracciare a grandi linee.

I down di Facebook hanno un costo

Quando Facebook, Instagram e WhatsApp non funzionano, chi si rivolge a questi servizi per le proprie attività online e offline non può lavorare, oppure può farlo solo parzialmente. Un illustratore non può raggiungere i potenziali clienti per vendere le sue opere; un ristorante non può promuovere il menù della serata o prendere prenotazioni ai tavoli; un brand non può portare avanti la sua campagna pubblicitaria. Non solo: le tre piattaforme funzionano anche come strumento di coordinamento per gruppi di lavoro, che conversano o pubblicano materiali su WhatsApp, Messenger o Facebook.

Interrompere queste attività ha un costo, che si può ipotizzare utilizzando uno strumento realizzato da Netblocks – un osservatorio internazionale composto da ricercatori e giornalisti, e specializzato nel tenere traccia dei malfunzionamenti e dei blocchi che si verificano sulla rete Internet. L'organizzazione si è costruita una reputazione rimanendo costantemente in prima linea nel denunciare azioni di censura, ma mette anche a disposizione un calcolatore che utilizza sfrutta statistiche fornite da Banca Mondiale, Unione internazionale delle telecomunicazioni, Eurostat e Censimento degli Stati Uniti d'America per sapere quanto perdono aziende e realtà commerciali o industriali per ogni ora, oppure ogni giorno di interruzione dei più diffusi servizi online.

Per l'interruzione dei tre servizi del gruppo Facebook a livello globale, lo strumento calcola una perdita di circa 138 milioni di euro ogni ora. Ridurre la portata dei malfunzionamenti alla sola Italia e moltiplicando l'ammontare per le 7 ore del blackout di ieri, la cifra che si ottiene è di 24 milioni e 496.733 euro.

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