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Clubhouse, il social dell'audio

Questa versione Android di Clubhouse è un malware

Clubhouse non è ancora disponibile per Android, ma gli hacker stanno cercando di cavalcare l’onda della popolarità dell’app per cercare di infettare i telefoni degli utenti con un malware. Lo ha scoperto l’azienda ESET, che sul web ha individuato un sito web malevolo che propone una versione Android del social network.
A cura di Marco Paretti
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Clubhouse non è ancora disponibile per Android e, secondo gli stessi sviluppatori, non lo sarà per almeno altri due mesi. Per il momento, quindi, l'app resta un'esclusiva degli utenti iPhone, che peraltro devono ancora essere invitati per poter accedere al social network delle stanze audio diventato estremamente popolare in Italia. Con attualmente circa 435.000 utenti attivi nel nostro paese, Clubhouse è un piccolo fenomeno che però, proprio in virtù dell'assenza dal sistema operativo di Google, si sta già spegnendo. L'entusiasmo nei confronti dell'app non deve però fare abbassare la guardia: sul web girano delle applicazioni che si spacciano per le versioni Android dell'app, ma che in realtà sono malware.

Clubhouse non è ancora disponibile per Android, ma gli hacker stanno cercando di cavalcare l'onda della popolarità dell'app per cercare di infettare i telefoni degli utenti con un malware. Lo ha scoperto l'azienda ESET, che sul web ha individuato un sito web malevolo dal quale le ignare vittime potevano scaricare quella che veniva presentata come la versione Android del social network. Il portale risulta identico a quello originale e fornisce un link di download per un file che, però, in realtà è un malware che non appena installato prova a rubare i dati di accesso a 458 servizi online, inclusi social e app bancarie.

Anche se il sito web promette di far scaricare l'app dal Google Play Store, infatti, in realtà avvia un download dal proprio server che porta all'installazione di un trojan. Questo è in grado di generare schermate di accesso fittizie ogni volta che si apre una delle app "supportate": se per esempio si apre Facebook, il malware fa apparire la schermata di login dove un utente deve inserire nome e password, senza però sapere che il virus sta registrando ogni testo digitato. Il malware è anche in grado di intercettare i messaggi SMS, elemento che mette a rischio gli account anche in caso di autenticazione a due fattori.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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