44 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Samsung potrebbe produrre i vaccini Covid-19 di Pfizer

L’indiscrezione arriva dalla Corea del Sud, madrepatria del colosso dell’elettronica che in realtà è attivo in settori ben più numerosi rispetto a quelli che l’hanno reso celebre in occidente. Uno di questi è proprio quello delle biotecnologie, che potrebbero trasformare il conglomerato nel prossimo hub centrale per la produzione di vaccini contro il coronavirus.
A cura di Lorenzo Longhitano
44 CONDIVISIONI
Immagine

Samsung vuole produrre il vaccino anti Covid di Pfizer-Biontech e l'accordo con il colosso farmaceutico statunitense sembra dietro l'angolo: l'indiscrezione arriva dalla Corea del Sud, madrepatria del colosso dell'elettronica che in realtà è attivo in settori ben più numerosi rispetto a quelli che l'hanno reso celebre in occidente; uno di questi settori è proprio quello delle biotecnologie, che potrebbero trasformare il conglomerato nel prossimo hub centrale per la produzione di vaccini contro il coronavirus.

Stando a quanto riportato pochi giorni fa dal Korea Herald, Samsung e Pfizer sarebbero in contatto da mesi, tanto che settimana scorsa il numero uno del gruppo farmaceutico e il presidente coreano Moon Jae-in avrebbero approfittato di una compresenza a New York per organizzare un incontro. Obbiettivo del Paese asiatico è non solo velocizzare la propria campagna vaccinale all'interno dei propri confini, ma diventare un centro di produzione capace di rifornire l'intero continente con uno dei vaccini anti Covid più efficaci in circolazione.

Lo strumento designato, oltre agli accordi di licenza per la produzione del vaccino statunitense, dovrebbe essere proprio la multinazionale che in occidente è conosciuta per l'elettronica di consumo ma che in patria è un vero e proprio colosso multi-settore. In Corea del Sud, Samsung dispone di divisioni attive nei campi di assicurazioni, alberghi, edilizia, industrie pesanti, ricerca medica e molto altro. Samsung Biologics è una di queste: fondata nel 2011 l'azienda si occupa proprio di fornire prodotti e servizi per l'industria farmaceutica sotto contratto — utilizza insomma le proprie tecnologie per la realizzazione di farmaci conto terzi.

Le due aziende erano già finite sotto i riflettori a causa di indiscrezioni che le volevano alla vigilia di un accordo nel mese di maggio, ma allora avevano negato ogni ipotesi di collaborazione. Al momento però dopo più di una settimana dal secondo giro di voci di corridoio, non sono ancora arrivate smentite ufficiali sulle presunte trattative in corso.

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views