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Scontro tra colossi: Samsung vince contro Apple e un nuovo processo è alle porte

Nella lunga battaglia legale che vede coinvolti Apple e Samsung, accusata di aver violati i brevetti della casa di Cupertino, il giudice alla fine dà ragione ai coreani, pagando comunque 930 milioni di dollari. Ma un altro processo si aprirà il prossimo 31 Marzo.
A cura di Francesco Russo
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La parola fine, alla lunga storia iniziata nel 2011, sembra sia stata posta dal giudice della Corte Distrettuale della California, Lucy Koh, che in sostanza vede Apple perdere la sua battaglia legale contro l'ormai storico competitor Samsung, nella quale la Apple chiedeva la messa al bando di 20 prodotti Samsung, ma stabilisce anche che i coreani devono pagare alla casa di Cupertino 930 milioni di dollari a titolo di risarcimento. Questo per dare una estrema sintesi di quello che è stato il capitolo definitivo della vicenda della violazione dei brevetti avviata da Apple accusando la casa coreana. Ma un altro processo sta per aprirsi a San Josè, sempre in California, il prossimo 31 Marzo.

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Ma cerchiamo di dare un po' di ordine a questa vicenda complessa. Intanto, il pronunciamento finale del giudice Koh arriva un po' a sorpresa, in quanto molti si attendevano che venisse accolta la continua richiesta da parte di Apple della messa al bando di 20 prodotti Samsung con cui la casa coreana avrebbe violato i brevetti di Apple. Solo che i prodotti messi sotto accusa sono ormai fuori mercato, per la maggior parte, e dunque il giudice ha imposto a Samsung il pagamento di 929 milioni di dollari a titolo di risarcimento, anche se la stessa Samsung ha dichiarato l'intenzione di appellarsi. Un risultato che, nonostante l'enorme cifra comunque alla portata, di fatto premia Samsung la quale vede evitata una condanna pesante per violazione di brevetti. Questa cifra adesso sembra quasi la somma dei 290 milioni di dollari imposti a Samsung da una Corte Federale lo scorso Novembre, sempre per infrazione di alcuni brevetti, in aggiunta ai 640 milioni di dollari già imposti a Samsung, anche se questi ultimi non era oggetto di questo ultimo processo.

Apple in buona sostanza ha sempre richiesto che venisse applicata una "ingiunzione permanente", il che significa la richiesta di un pronunciamento da parte del giudice che non ammetta più repliche da parte del condannato. Una sorta di condanna perenne con cui Apple si sarebbe voluta proteggere da Samsung. E questa richiesta era stata rinnovata anche lo scorso dicembre quando vinse contro Samsung a proposito della probabile violazione di tre brevetti di proprietà della casa coreana.

Ma ora la questione di fondo, prima ancora che riguardare la questione dei brevetti, è invece la richiesta di Apple dell'ingiunzione permanente nei confronti di Samsung, argomento che riprenderà vigore anche nel prossimo processo che partirà a San Josè il prossimo 31 di Marzo che vede sempre contrapposti i due colossi per violazione di altri brevetti, c'è da affrontare infatti  anche la spinosa questione di prodotti molto recenti come appunto è il Samsung Galaxy S III. E molto peserà, anche sulla prossima sentenza, quello che ha deciso proprio il giudice Koh, ossia che la concorrenza di Samsung nella maggior parte dei casi si poggia su principi legali, ragion per cui è impossibile accogliere la richiesta di ingiunzione da parte di Apple. In sostanza questo dovrebbe ritorcersi contro Apple, ma le sorprese anche in casi come questi sono sempre dietro l'angolo. Un nuovo pronunciamento è atteso vero la metà di Aprile e allora sapremo davvero chi dei due l'ha spuntata.

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