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Sfida delle mamme, l’allarme della Polizia: “Non pubblicate le foto dei vostri figli”

Da alcuni giorni molte mamme iscritte al social network di Zuckerberg hanno fatto circolare una particolare sfida che ha portato alla pubblicazione di migliaia di immagini raffiguranti minori. Sulla questione è intervenuta anche la Polizia: “È pericoloso, non fatelo”.
A cura di Marco Paretti
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La diffusione virale delle catene di Sant'Antonio sui social network è un fenomeno inevitabile. Se già ne eravamo sommersi ai tempi dei semplici SMS, ora che per condividerle basta un clic (gratuito) sempre più spesso le vediamo nascere fino a diventare dei fenomeni che toccano un po' tutto il paese e, a volte, il mondo. Da alcuni giorni molte mamme iscritte al social network di Zuckerberg hanno fatto circolare una particolare sfida che, a differenza delle normali catene, risulta essere potenzialmente pericolosa per la sicurezza e la privacy della propria famiglia.

"Sfida delle mamme" si legge nel messaggio diffuso da migliaia di genitori. "Sono stata nominata da xxxxx per postare 3 foto che mi rendano felice di essere mamma. Scelgo alcune donne che ritengo siano grandi madri. Se sei una madre che ho scelto copia questo testo inserisci le tue foto e scegli le grandi madri". Così, in pochi giorni, Facebook è stato letteralmente sommerso da immagini di minori, pubblicate senza tener conto delle proprie impostazioni della privacy che, spesso, ne rendono libera la fruizione, anche dagli utenti al di fuori della propria cerchia di amici.

"Mamme, tornate in voi" ha scritto l'account ufficiale della Polizia di Stato. "Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet. O, quantomeno, abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere". Oltre la metà delle immagini contenute nei siti pedopornografici, avvertono le autorità, provengono dalle foto condivise dagli stessi genitori, che non si rendono conto di quanto siano raggiungibili le immagini anche in caso di account apparentemente protetto da occhi indiscreti. Il fenomeno sta peraltro prendendo una piega preoccupante: "Qualche settimana fa una pagina facebook ha organizzato un concorso Vota il bambino più bello" continua il post della Polizia. "Centinaia sono state le foto mandate da genitori. Che fine faranno quelle foto? Ve lo siete mai chiesti? Quello che a volte può sembrare un gioco ingenuo, per alcuni si è trasformato in un vero e proprio incubo".

Un allarme simile era già stato lanciato lo scorso aprile da Valentina Sellaroli, Pubblico Ministero presso il Tribunale per i minori di Torino, che tramite un'intervista metteva in guardia i genitori troppo social sui possibili rischi del condividere foto e informazioni sui propri figli. "Il primo invito alla prudenza viene banalmente dalla diffusività del mezzo" ha spiegato la Sellaroli. "Pubblicare su internet la foto dei propri bambini è di per sé atto che potenzialmente può raggiungere un numero di persone, conosciute e non, indiscutibilmente più ampio che non il semplice gesto di mettere la foto dei propri figli più o meno in mostra sulla propria scrivania".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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