I nativi digitali? Sempre più giovani. I bambini che si approcciano alla tecnologia durante il primo anno di vita sono più propensi a diventare degli utilizzatori regolari. È quanto scoperto da un sondaggio svolto su 370 genitori di bambini tra i 6 mesi e i 4 anni ricoverati per problemi minori all'intero della clinica pediatrica di Philadelphia. I ricercatori hanno domandato a che età i piccoli hanno cominciato ad utilizzare apparecchi tecnologici – in particolare smartphone e tablet – e quanto tempo spendono ogni giorno davanti ad apparecchi di questo tipo.
La ricerca ha svelato che il 36% dei bambini ha utilizzato un touchscreen nei primi anni di vita, mentre il 15% ha sfruttato un'applicazione specifica. Al tempo del loro primo compleanno, un bambino su sette spendeva già almeno un'ora al giorno giocando con smartphone e tablet. "Non ci aspettavamo che i bambini utilizzassero questi dispositivi a partire dai sei anni" ha commentato Hilda Kabali, autrice dello studio "Alcuni di loro li utilizzano per più di mezz'ora ogni giorno". Inoltre, chi si avvicina così giovane alla tecnologia non fa altro che aumentarne l'utilizzo man mano che diventa più grande.
L'aumento dell'esposizione a smartphone e tablet, ovviamente, ha anche molto a che fare con gli stessi genitori. Molti di loro, infatti, li utilizzano come distrazione per i bambini: il 65% dei genitori sfrutta i dispositivi tecnologici per calmare i figli, mentre il 29% definisce smartphone e tablet come strumenti indispensabili per far addormentare i bambini. Un'abitudine estremamente pericolosa: diversi studi, tra cui uno dell'American Academy of Pediatrics, hanno dimostrato che i bambini sotto i due anni non dovrebbero passare così tanto tempo davanti a televisioni, computer, smartphone e tablet, pena un rischio maggiore di obesità.
