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Telecom Italia taglia le interconnessioni con i provider italiani

L’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) denuncia la decisione di Telecom Italia di effettuare il “depeering”, impedendo lo scambio gratuito del traffico tra i diversi provider.
A cura di Bruno Mucciarelli
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L’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) ha denunciato oggi la sorprendente decisione unilaterale di Telecom, di chiudere le interconnessioni con i provider italiani. Una decisione che senza dubbio non potrà che porre importanti danneggiamenti agli utenti in quanto peggiorerà la qualità della navigazione a causa di percorsi più lunghi e quindi più lenti.

Telecom Italia ha chiuso le interconnessioni con i provider italiani, sovvertendo accordi antitrust che vigevano dal 1996 e che reggevano il buon funzionamento della rete Internet italiana.

Associazione Italiana Internet Provider (AIIP)

Sono passati 17 anni da quando sono entrati in funzione i cosiddetti NPA (Network Access Point), ovvero punti di interscambio che permettono agli ISP di scambiare traffico tra loro, utilizzando il peering, ossia interconnessioni tra i router di diversi provider che hanno sottoscritto accordi gratuiti. Nella nostra penisola ne esistono 7, due a Milano e uno rispettivamente a Roma, Torino, Udine, Firenze, Bari e Padova. L'azienda telefonica ha però deciso di effettuare, in termini tecnici, il depeering, ovvero di chiudere le sue interconnessioni ai NPA.

Telecom faceva peering dal 1996 per effetto di una decisione dell’Antitrust, che lo imponeva quale condizione per autorizzare l’acquisizione di Video On Line, in considerazione della posizione dominante di Telecom che ne sarebbe conseguita. Negli anni la posizione dominante si è addirittura rafforzata, e riteniamo perciò che il presente comportamento sia illegittimo. Il rischio è che la rete tenda a collassarsi in Telecom, che finirebbe per controllare l’intera rete ed i servizi IP in Italia.

Renato Brunetti,Presidente di AIIP

Proprio su questo aspetto Telecom potrebbe proporre ai propri abbonati contenuti e servizi di qualità  e ciò tramite un peering a pagamento. Tali costi però potrebbero essere caricati sui clienti degli altri operatori che saranno quindi "costretti" a sottoscrivere un accordo per lo scambio del traffico proprio con l'azienda leader. Diversa invece il punto di vista di Telecom Italia: "L'attuale modello, che comprendeva anche il peering gratuito, è un colabrodo di interconnessioni che non garantisce un effettivo passo in avanti dell’esperienza utente su Internet. Anche le connessioni in fibra ottica Vdsl2 che stiamo offrendo non permettono di accedere a certi contenuti, come YouTube, con una qualità nettamente migliore rispetto all’Adsl, perché ci sono colli di bottiglia che possiamo superare solo con nuove forme di interconnessioni tra operatori e fornitori di contenuti."

Tim
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