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Ultime dall’eG8: per l’Italia intervengono Ascani, De Benedetti e Bernabè

Gli italiani presenti all’e-G8 di Parigi: ecco chi erano e di cosa hanno parlato.
A cura di Anna Coluccino
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Si concluderà stasera il primo eG8, e già c'è chi parla di "evento di facciata", o di "tentativo di restringere la libertà in Rete" e chi, invece, lo considera un momento di grande importanza, nonostante tutto.

Certo, come ha fatto notare il nostro Luca Ascani -amministratore delegato di Populis- forse è un po' tardivo riunirsi a discutere dell'importanza della rete solo quando essa è ben più che conclamata, ma -come si suol dire- meglio tardi che mai. E allora ben venga una discussione incentrata sulle grandissime opportunità che il web offre e, soprattutto, su come Internet possa diventare il necessario traino perché l'occidente di sposti al di là della crisi.

Secondo le prime stime, infatti, l'economia digitale vale ben il 20% della crescita economica totale degli ultimi 5 anni e allora ecco che le parole di Ascani, riportate da Prima Online, trovano assoluto riscontro nella realtà: "Internet è un elemento chiave per lo sviluppo economico. Non è più una cosa da nerd, ma una vera economia, che tira più del settore agricolo ed energetico". Ciononostante, il nostro paese persevera in una condizione di pesante arretratezza, specie se si pensa a questioni come il digital divide o l'innovazione tecnologica.

L'intervento di Luca Ascani ha riguardato un tema a lui molto caro, vale a dire "L'arte della startup", mentre Carlo De Benedetti -presidente onorario del gruppo Espresso- è stato invitato a dire la sua su un altro dei temi più caldi della contemporaneità, ovvero "Internet sta uccidendo o rilanciando la stampa?". Franco Bernabè  è tornato su uno dei suoi più celebri cavalli di battagli, del resto-come riportato da Tom's Hardware– il suo intervento riguardava "La trasformazione digitale: reinventare il business tradizione" e, pertanto, il presidente di Telecom ha colto l'occasione per ribadire che "Penso che non si possa mantenere questa situazione di asimmetria, dove gli operatori tradizionali delle TLC hanno regole e vincoli e invece ci sono operatori che entrano sul terreno senza alcun tipo di regolamentazione" e ancora "Credo ci debba essere un modo per combinare le esigenze di tutti gli attori, sia gli operatori storici, sia quelli della web industry".

Infine, riguardo il senso ultimo dell'iniziativa promossa dal presidente Sarkozy, tutti gli italiani presenti si sono detti più che lieti di partecipare ad un evento che, finalmente, prova a mettere Internet al centro della discussione.

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