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Un abbraccio porta Amazon in tribunale

Su Amazon è in vendita una saliera prodotta dalla Shokomoko e molto simile a quella disegnata dalla Mint Inc; la società di design ha denunciato Amazon e richiesto l’immediata interruzione della commercializzazione.
A cura di Angelo Marra
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Un abbraccio porta Amazon in tribunale

Negli Stati Uniti in questi giorni si sta svolgendo una disputa legale che potrebbe creare un precedente molto importante nel campo del copyright, oltre a portare qualche grana ad Amazon. Il famoso negozio online fondato nel 1994 da Jeff Bezos, ha ricevuto una denuncia da parte di un'azienda di design, la Mint Inc, che lo accusa di non effettuare controllo sul materiale venduto tramite la sua struttura.

Pare infatti che sul sito sia in vendita una saliera composta da due pezzi disegnati come due omini che si abbracciano, prodotta dalla Shokomoko e molto simile a quella disegnata dalla Mint; la società di design ha perciò intimato Amazon di interrompere immediatamente la commercializzazione del prodotto ma non ha ricevuto alcuna risposta. Gli avvocati della Mint hanno allora inviato una seconda richiesta, anch'essa caduta nel vuoto, dopodichè hanno avviato le procedure legali.

La faccenda è ancora in fase di sviluppo e rimangono alcuni punti oscuri; non è chiaro innanzitutto se la Shokomoko abbia acquistato e poi rivenduto la saliera dalla Mint oppure si tratta di un vero e proprio plagio e la differenza non è da poco. Il problema principale però è l'atteggiamento di Amazon, che non solo ha ignorato le richieste della Mint di interrompere la vendita ma si è guardata bene dal verificare la presenza di una violazione all'interno del suo sistema, oltre a non fare alcuna richiesta ufficiale di chiarimenti alla Shokomoko.

La legge statunitense a questo proposito non è certo campione di chiarezza. Il DMCA, ovvero il Digital Millennium Copyright Act voluto da Clinton nel 1998, ha inasprito ulteriormente le pene verso chi produce o divulga materiale coperto dal diritto d'autore, ma allo stesso tempo ha creato dei porti franchi per i providers rispetto alle infrazioni dei propri utenti.

Dalla sua nascita la legge ha subito numerose revisioni e modifiche ed a complicare il caso si mette anche la sottile linea di confine tra brevetto di design e brevetto di utilità, nonchè l'attribuzione della sua paternità. La questione è senza dubbio complessa e non rimane che attendere dai giudici l'ardua sentenza.

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