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WhatsApp, attenzione alla truffa: “Ricevi un buono sconto H&M”

Da qualche giorno all’interno dell’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp Messenger sta girando una nuova truffa che, sfruttando il nome della catena d’abbigliamento H&M, ha l’obiettivo di far iscrivere gli utenti ad un servizio in abbonamento.
A cura di Matteo Acitelli
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Da qualche giorno all'interno dell'applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp Messenger sta girando una nuova truffa che, sfruttando il nome della catena d'abbigliamento H&M, ha l'obiettivo di far iscrivere gli utenti ad un servizio in abbonamento. Come avviene solitamente per le principali truffe in Rete, la diffusione di questo finto buono sconto H&M è legato al "regolamento" dell'iniziativa che promette uno buono sconto di 50 euro nel caso in cui l'utente completa la procedura riportata sul portale della truffa: invii il messaggio a 10 amici tramite WhatsApp, rispondi a "4 semplici domande" e compili il form con le credenziali (nome, cognome e indirizzo email).

La strategia adottata dai truffatori è ben studiata e numerosi utenti che si ritrovano tra le conversazioni WhatsApp un messaggio con la possibilità di ricevere uno buono sconto presso il noto marchio d'abbigliamento ci cascano. Questo purtroppo non è un pesce d'aprile e completando la registrazione non si riceverà alcun buono sconto ma ci si ritroverà iscritti ad un servizio a pagamento da 4,99 euro a settimana.

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Le truffe tramite WhatsApp e altre piattaforme social come Facebook sono numerose, prima di cliccare link che promettono buoni sconto o prodotti gratuiti è bene accertarsi della foto e dell'autenticità di quello che viene offerto. In questo caso, ad esempio, sul sito ufficiale e sugli account social di H&M non vi è alcuna informazione circa questo presunto concorso. In passato WhatsApp Messenger è stato utilizzato per diffondere diverse truffe tra cui numerosi ransomware, una tipologia di minaccia informatica in grado di bloccare un dispositivo fino a che l'utente non paga un riscatto. Situazioni analoghe si verificano anche sul social network Facebook dove in occasione dell'annuncio delle Facebook Reactions, un gruppo di truffatori ha sfruttando il clamore mediatico della nuova funzione della piattaforma blu di Zuckerberg per far installare un pericoloso malware sui dispositivi degli utenti e rubare così i dati d'accesso a numerosi profili Facebook.

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