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AGCOM, multa da 230mila euro a 3 Italia per la rimodulazione dell’opzione All-In Medium

Il Garante per le comunicazioni ha multato l’operatore 3 Italia per aver “variato unilateralmente” le condizioni di un’offerta telefonica che era stata inizialmente proposta ai clienti come “per sempre”. Nel dettaglio la multa da 232mila euro all’operatore telefonico 3 Italia è legata all’opzione tariffaria All-In-Medium.
A cura di Matteo Acitelli
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Il Garante per le comunicazioni ha multato l'operatore 3 Italia per aver "variato unilateralmente" le condizioni di un'offerta telefonica che era stata inizialmente proposta ai clienti come "per sempre". Nel dettaglio la multa da 232mila euro all'operatore telefonico 3 Italia è legata all'opzione tariffaria All-In-Medium.

Secondo quanto emerso, tra aprile e maggio 2015 l'operatore ha inviato ai clienti 3 Italia un SMS per informare che "Dal 24/5 cambiano le condizioni di mms, chiamate internazionali, segreteria tel e ti ho cercato. Info e disattivazione dei servizi su http//www.tre.it/3info", un messaggio che non riporta alcun dettaglio per quanto riguarda i nuovi costi dei servizi e le modalità per esercitare il diritto di recesso. In seguito ad accurate verifiche, l'AGCOM ha quindi riscontrato mancanza di trasparenza e completezza delle informazioni diffuse da 3 Italia tramite l'SMS, tutte le informazioni legate ai costi dei singoli servizi e le procedure di disattivazione sono state diffuse solo tramite il sito aziendale, dove comunque il Garante per le comunicazioni ha constatato che non erano presenti tutte le informazioni inerenti al diritto di recesso.

Inizialmente l'offerta All-In-Medium di 3 Italia offriva la "commercializzata in due versioni che prevedevano, rispettivamente, 240 minuti di traffico voce, 240 sms nazionali e 1 GB di navigazione internet oppure 400 minuti, 400 sms nazionali e 1 GB di navigazione internet al costo mensile di euro 6,00 garantito ‘per sempre'". Così però non è stato, nel corso della primavera infatti l'operatore telefonico "ha proceduto a variarne unilateralmente le condizioni economiche", inviando l'SMS contestato dall'AGCOM.

Tre Italia ha tentato di rispondere alle accuse mosse dall'AGCOM spiegando che "per sempre" era "un claim della campagna pubblicitaria utilizzata all’epoca della commercializzazione dell’opzione che sottolinea volutamente solo la generica possibilità, da parte del cliente, di poter parlare, inviare sms e navigare in internet, alle condizioni indicate a tempo indeterminato, ovvero senza scadenze temporali predefinite". Il Garante per le comunicazioni però non ha accettato la risposta dell'operatore telefonico definendo la rimodulazione "in contrasto con i generali canoni di correttezza, lealtà e buona fede nella gestione dei rapporti contrattuali. La Società ha fornito ai propri clienti una informativa inadeguata, con particolare riferimento alla decorrenza delle variazioni dei costi associati ai singoli servizi e ai termini e modalità per esercitare il diritto di recesso".

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