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Alberto Angela: “Il web esisteva già durante l’Impero Romano”

La viabilità dell’epoca romana come una sorta di forma ancestrale dell’attuale web. Un paragone solo apparentemente azzardato, ma che secondo Alberto Angela rappresenta l’entità della prima grande globalizzazione della storia.
A cura di Marco Paretti
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La viabilità dell'epoca romana come una sorta di forma ancestrale dell'attuale web. Un paragone solo apparentemente azzardato, ma che invece si fonda su un concetto estremamente realistico. A sottolinearlo è stato Alberto Angela nel corso della sua trasmissione Ulisse, la cui ultima puntata era dedicata a Limes, la frontiera che separava il mondo romano dai barbari. Durante un intervento relativo all'espansione dell'Impero Romano attraverso la sua rete stradale, il presentatore ha spiegato che l'evento ha rappresentato "la prima grande globalizzazione della storia, svoltasi attorno al Mediterranio".

Questo perché, come spiega Angela, c'erano una sola moneta, un solo corpo di leggi e una sola lingua, insieme al greco, in tutto l'impero. Era possibile, per esempio, ordinare lo stesso vino a Cartagine oppure a Londra. Per questo si parla di una sorta di versione antica della Rete: "Esisteva in un certo senso anche il web" ha spiegato Angela. "Ovviamente i Romani non avevano né elettricità né benzina, ma la società attuale e quella dell'Impero Romano sono caratterizzate dalle stesse geometrie". Materiali nel caso dell'antichità e virtuali nel caso del mondo moderno.

Già, perché si può dire che il web esistesse sotto forma di rete stradale, una delle più grandi opere costruite dagli antichi romani. Su queste strade – 80.000 chilometri in tutto, tra lastricate e sterrate – viaggiavano le stesse cose che viaggiano oggi sul web: il commercio e le idee, per esempio, che oggi passano dalle strade virtuali del web. Un tempo per ottenere il sopracitato vino servivano giorni o settimane, oggi Amazon ce lo consegna in un'ora. L'approccio, però, è lo stesso. Un concetto interessante che ha ottenuto fin da subito l'apprezzamento della rete, grazie anche alla notorietà del presentatore agli occhi dei più giovani, cresciuti con i programmi del padre prima e dei suoi dopo. E che apre ad ulteriori interpretazioni, come quella di un utente che nei commenti si chiede: "Quindi Caligola era un webete?".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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