Il colosso dell'e-commerce creerà 100.000 nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti in una mossa che, viste le tempistiche, sembra essere indirizzata a compiacere le richieste del futuro Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che alle aziende della Silicon Valley ha più volte chiesto di trasferire la produzione all'interno degli Usa e creare nuovi posti di lavoro su territorio americano. Amazon ha annunciato di voler creare le nuove posizioni lavorative a tempo pieno entro il 2018, sottolineando di aver già contribuito a crearne 150.000 nel corso degli ultimi cinque anni.
Nel 2011 Amazon contava circa 30.000 dipendenti a livello globale, mentre oggi sono oltre 180.000 i lavoratori del colosso delle vendite online attivo in tutto il mondo. Secondo l'azienda di Seattle, le posizioni in arrivo negli Stati Uniti saranno svariate e riguarderanno diverse tipologie di lavori e livelli di anzianità, passando dagli ingegneri ai manager. "Molti di questi posti riguarderanno i centri di smistamento e magazzini annunciati nel corso degli ultimi mesi e attualmente in fase di costruzione in Texas, California, Florida, New Jersey e altri stati nel paese" si legge nella nota divulgata dal gruppo.
"L'innovazione è uno dei principi guida di Amazon e ha creato centinaia di migliaia di posti di lavoro in America" ha aggiunto Jeff Bezos, CEO di Amazon. "Questi sono posti non solo al nostro quartier generale di Seattle o nella Silicon Valley; sono nella rete di servizi al consumatore, nei magazzini e in altre strutture nelle comunità locali in tutta la nazione". Per quanto riguarda l'Italia, Amazon ha annunciato l'arrivo di nuove posizioni anche nel Bel Paese con l'apertura di un centro di distribuzione nel Lazio. Si parla di circa 1.200 posti di lavoro entro tre anni dal lancio previsto nel corso dei prossimi mesi.