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Anonymous contro il Ku Klux Klan: rubato account Twitter e bloccato sito internet

In seguito alle minacce dei suprematisti ariani a discapito dei cittadini di Ferguson che chiedono giustizia per la morte di Michael Brown, un 18enne afroamericano ucciso dalla polizia locale, Anonymous ha deciso di attaccare il Ku Klux Klan.
A cura di Matteo Acitelli
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In seguito alle minacce dei suprematisti ariani a discapito dei cittadini di Ferguson che chiedono giustizia per la morte di Michael Brown, un 18enne afroamericano ucciso dalla polizia locale, Anonymous ha deciso di attaccare il Ku Klux Klan. L'operazione di Anonymous è iniziata Domenica 16 Novembre quando gli attivisti del gruppo, noto in tutto il mondo per la maschera di Guy Fawkes, hanno annunciato l'attacco con un video diffuso tramite YouTube: "Non vi attacchiamo per ciò in cui credete, in quanto combattiamo per la libertà di parola, vi attacchiamo perché avete minacciato di usare la forza letale contro di noi nelle proteste di Ferguson".

In risposta al Ku Klux Klan, che ha distribuito volantini contenenti minacce contro i manifestanti di Ferguson con frasi come "Ci saranno conseguenze per le vostre azioni contro i pacifici cittadini del Missouri che rispettano la legge" o "Siete stati avvertiti dal Ku Klux Klan!", gli attivisti di Anonymous hanno rubato gli account Twitter ufficiali del Ku Klux Klan @KuKluxKlanUSA e @YourKKKCentral. Dopo aver sottratto i profili Twitter contrassegnandoli con l'hashtag #OpKKK hanno poi smascherato tutte le persone appartenenti al gruppo diffondendo i loro nomi tramite Pastebin e Twitter. L'attacco degli attivisti di Anonymous non ha toccato solo Twitter, dopo aver diffuso i nomi degli appartenenti al gruppo Ku Klux Klan infatti, l'attacco di Anonymous si è concentrato sulla pagina Facebook del gruppo che ora non è più raggiungibile ed hanno cancellato i siti internet del Klan, ora non disponibili: www.kkk.com e bloccato www.traditionalistamericanknights.com.

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