#chewifi, la situazione del wifi in Italia in un’infografica
Presentato direttamente alla Triennale di Milano, grazie ad un importante progetto denominato #chewifi è stato possibile realizzare il più grande database del wifi italiano, tramite un lavoro di oltre quattro settimane dove è stato possibile individuare, verificare e mappare più di 24 mila hotspot.
Il progetto è risultato decisamente originale visto che l'intera operazione non è costata un euro al contribuente perché realizzata solo grazie alla passione dei tanti utenti. Un progetto che ha visto quindi la partecipazione di chi realmente utilizza la Rete nel vero senso della parola e che dunque ha interesse nel realizzare una specifica mappatura della situazione nel proprio paese, una fotografia dell'Italia che vuole tenere il passo dell'innovazione e della tecnologia.
Il database è stato costruito a mano, usando Twitter e Facebook per chiedere aiuto, prendere contatti e ricevere informazioni. Molte anche le amministrazioni pubbliche che scoperto il funzionamento del progetto hanno aderito in modo entusiastico dando quindi una mano decisamente importante. Il database oltretutto sarà rilasciato in opendata e questo quindi significa che chiunque potrà scaricarlo, verificarlo, riutilizzarlo.
I numeri totali però già dicono molto dello stato del wifi in Italia: parlano di un nord che ha più di metà di tutti gli hotspot; di un testa a testa fra Roma e Milano fra le città più connesse; di una vivacità notevole di Piemonte e Emilia fra le regioni. Ma soprattutto il database serve a evidenziare difetti da migliorare: la duplicazione di hotspot pubblici fra reti diverse a Roma; il vuoto inspiegabile in certe città anche ricche del nord che contrasta con l’attivismo di posti come Pesaro, Prato, Lecce dove la volontà di alcuni ha creato valore per tutti; la virtù di Firenze che ha federato tanti reti diverse sotto un unico denominatore, così navighi da una via all’altra senza staccarti mai.
Riccardo Luna