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Così sarà possibile ricaricare lo smartphone in pochi secondi

Alcuni ricercatori dell’Università della Florida hanno sviluppato una serie di super condensatori flessibili in grado di ricaricarsi molto velocemente e offrire più cicli di ricarica, fino anche a 30.000.
A cura di Marco Paretti
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Al problema della durata delle batterie si può rispondere solo in due modi: trovare una nuova tecnologia in grado di offrire una maggiore longevità o realizzare batterie che si ricaricano molto più velocemente rispetto a quelle attuali. Anche in pochi secondi. È questa la strada intrapresa da alcuni ricercatori dell'Università della Florida, che negli ultimi mesi hanno sviluppato una serie di super condensatori flessibili in grado di ricaricarsi molto velocemente e offrire più cicli di ricarica, fino anche a 30.000. Una tecnologia che potrebbe aiutare non solo nel campo degli smartphone, dove ora il limite delle attuali batterie al litio si fa sentire, ma anche in quello delle automobili elettriche.

Se da un lato altre batterie sperimentali hanno provato ad offrire performance simili, dall'altro la proposta di Yeonwoong ‘Eric' Jung e il suo team di ricercatori ha un asso nella manica: la costruzione avviene sfruttando materiali a due dimensioni dallo spessore di un solo atomo uniti a quelli tradizionali. Un risultato che in passato altri ricercatori non erano riusciti a portare a termine, ma che il gruppo dell'Università della Florida ha conquistato sfruttando una particolare sintesi chimica che ha dato vita a condensatori caratterizzati da milioni di micro-filamenti sui quali sono stati posati i materiali bidimensionali.

È questo il segreto della velocità di ricarica: i componenti così disposti costituiscono un sistema altamente conduttivo che consente, unitamente ai materiali bidimensionali, di ottenere velocità di ricarica, densità e potenza. Un sistema che ha peraltro un ulteriore punto forte: il numero di cicli di ricarica. Le attuali batterie al litio cominciano a cedere dopo circa 1.500 cicli, mentre questa proposta può arrivare anche a 30.000 cicli senza subire una diminuzione delle prestazioni. Come per altre batterie sperimentali, però, siamo ancora ben lontani dalla commercializzazione, che potrebbe anche non arrivare mai.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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