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Cyber-sicurezza, approvato il nuovo programma nazionale e un nuovo decreto

Il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica ha approvato il nuovo programma nazionale sulla cyber-sicurezza e un nuovo decreto che va a sostituire il Dpcm Monti, del gennaio 2013, che ha fino ad oggi regolato l’architettura nazionale per quanto la cyber-sicurezza.
A cura di Francesco Russo
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Approvato il nuovo programma nazionale sulla cyber-sicurezza ed un nuovo decreto che va a sostituire il Dpcm Monti, del gennaio 2013, che ha fino ad oggi regolato l'architettura nazionale per quanto riguarda la cyber-sicurezza. Sono queste le decisioni adottate nel corso della riunione del CISR (il Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica), presieduto dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Del CISR fanno parte i ministri degli Esteri, dell'Interno, della Difesa, della Giustizia, dell'Economia e delle Finanze e dello Sviluppo economico; alla riunione odierna ha preso parte anche il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.

Il nuovo provvedimento, recependo la direttiva europea NIS (Network and Information Security), rafforza il ruolo del Comitato che emanerà direttive con l'obiettivo di innalzare il livello della sicurezza informatica del Paese, e si avvarrà in questa attività del supporto del coordinamento interministeriale del cosiddetto CISR tecnico e del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), guidato dall'aparile del 2016 dal prefetto Alessandro Pansa.

La novità è costituita dal fatto che il Nucleo sicurezza cibernetica (NSC) viene ricondotto all'interno del DIS ed assicurerà la risposta coordinata agli eventi cibernetici significativi per la sicurezza nazionale in raccordo con tutte le strutture dei ministeri competenti in materia. Il nuovo programma prevede anche una forte interazione con l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) del Dipartimento della Funzione Pubblica, con il ministero dello Sviluppo Economico, con il ministero dell'Interno, con il ministero della Difesa e, infine, con il ministero dell'Economia e Finanze.

Il decreto approvato oggi, che sostituisce Dpcm Monti, del gennaio 2013, attribuisce poi al direttore generale del DIS il compito di definire linee di azione che dovranno portare ad assicurare i necessari livelli di sicurezza dei sistemi e delle reti di interesse strategico, sia pubblici che privati, verificandone ed eliminandone le vulnerabilità. Per la realizzazione di queste iniziative è previsto il coinvolgimento del mondo accademico e della ricerca, con la possibilità di avvalersi di risorse di eccellenza, così come una diffusa collaborazione con le imprese di settore.

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