DroneGun, la pistola anti-drone: ecco come funziona
Nel corso dell'ultimo anno il mercato dei droni ha registrato una forte crescita con numerosi appassionati che si ritrovano spesso a far volare i famosi quadricotteri con videocamera in spazi privati e che possono dunque disturbare la privacy degli utenti ma anche delle aziende e governi. A gennaio 2015, ad esempio, un drone era riuscito ad atterrare indisturbato nel giardino della Casa Bianca, beffando gli addetti alla sicurezza della sede presidenziale statunitense. In quell'occasione fortunatamente il velivolo senza pilota non era guidato da persone con intenti minacciosi e il tutto si è risolto senza particolari conseguenze, tuttavia l'episodio ha evidenziato la pericolosità di questi quadricotteri che se comandati da persone sbagliate possono rappresentare un problema per la sicurezza.
Per questi motivi l'azienda australiana DroneShield ha pensato di realizzare una pistola anti-drone in grado di bloccare i quadricotteri. Questa nuova pistola si chiama DroneGun ed è in grado di disturbare il segnale che trasmette dal telecomando al drone, bloccando tutte le frequenze di 2,4 e 5,8 GHz e la ricezione del Gps. La pistola DroneGun rappresenta un vero e proprio jammer (un disturbatore di frequenze) in grado di fermare tutti i droni che si aggirano nel raggio di due chilometri.
A caratterizzare la pistola anti-drone prodotta dalla DroneShield il fatto che questo dispositivo non distrugge il velivolo ma blocca i comandi del pilota che non sarà più in grado di controllare il quadricottero attraverso il telecomando costringendo il drone ad atterrare o a rientrare al punto di partenza. La pistola anti-drone DroneGun è già disponibile per l'acquisto tramite il sito ufficiale del produttore australiano. Va sottolineato che l’utilizzo di jammer da parte di civili è vietato in Europa e in America e non è quindi possibile utilizzare la pistola anti-droni per fermare eventuali quadricotteri che si aggirano nei pressi della propria abitazione.