eBay si svuota. I conti non sono rosei per il colosso della vendita di usato, che nel 2014 ha registrato le vendite peggiori dal 2010. E così per il primo trimestre del 2015 l'azienda prevede di ridurre la sua forza lavoro del 7%. Si parla di circa 2.400 posti.
Una mossa quasi obbligatoria per l'azienda, che contemporaneamente si sta preparando per l'ingresso in borsa del suo prodotto di punta: PayPal. Il servizio di pagamenti online prenderà quindi vita propria e diventerà un'azienda indipendente, come annunciato lo scorso settembre.
eBay ha inoltre annunciato diverse novità per la parte Enterprise, le quali prevedono la vendita o l'Ipo, l'offerta pubblica iniziale. Tutte manovre strategiche per risollevarsi da una situazione non eccezionale. "Guardando avanti, nel corso del 2015 semplificheremo le strutture organizzative per focalizzarsi maggiormente sul business ed essere pronti per competere e vincere" ha scritto l'azienda in un comunicato.
La colpa è principalmente dei conti poco brillanti del 2014. Nell'ultimo anno l'azienda ha registrato un utile netto di 1,11 miliardi di dollari (90 centesimi ad azione) con un incremento del giro d'affari pari al 9%, circa 4,92 miliardi di dollari. È il più debole dal 2010.
Nonostante la situazione in bilico, eBay non ha smesso di sperimentare. Qualche mese fa l'azienda ha annunciato di aver creato, in collaborazione con Rebecca Minkoff, degli store dotati di specchi intelligenti per selezionare i vari capi da indossare.
Nella cabina gli utenti hanno a disposizione lo specchio/touchscreen con il quale modificare l’illuminazione per valutare come si comportano i vestiti in diverse situazioni. Volete cambiare la taglia e il colore? Basta un tap e un addetto ci porterà il capo desiderato, il tutto controllando automaticamente le disponibilità del magazzino. Ovviamente, una volta scelto il vestito desiderato, è possibile pagare tramite PayPal senza nemmeno recarsi alla cassa.