Una emoji in grado di rappresentare le donne che, secondo la tradizione musulmana, indossano l'hijab, il velo che ne copre capelli, orecchie e nuca. È la proposta di Rayouf Alhumedhi, una ragazzina di quindici anni residente a Berlino e di origini saudite, che nelle emoji tradizionali presenti nei dispostivi in commercio non riesce ad identificarsi. Nonostante gli sforzi per pubblicare emoji che possano rappresentare meglio le donne, infatti, tuttora il velo non è contemplato dalla faccine che milioni di persone utilizzano ogni giorno nei messaggi scambiati con famiglia e amici.
Da qui l'idea di Rayouf, che a giugno ha scritto ad Apple chiedendo di integrare l'emoji nei suoi sistemi. Dall'azienda di Cupertino non è giunta risposta, anche perché il sistema con cui vengono valutate e pubblicate le emoji non avrebbe comunque consentito alla mela di lanciare in autonomia una nuova faccina. Proprio apprendendo dell'esistenza dell'Unicode Consortium, l'organizzazione che gestisce lo standard delle emoji a livello internazionale, la ragazza ha iniziato una battaglia burocratica per far approvare la modifica e per promuovere la pubblicazione dell'emoji con il velo.
"Vorrei qualcosa che possa rappresentare me e milioni di donne musulmane che indossano il velo con orgoglio" ha spiegato Rayouf su Reddit, dove peraltro ha ottenuto il plauso del co-fondatore Alexis Ohanian. "Mi complimento con Unicode per la diversificazione delle emoji portata avanti in questi anni, ma non ci si deve fermare adesso. Anche le donne musulmane meritano di essere rappresentate". È innegabile che il momento sia propizio per questa tipologia di cambiamenti: nel corso degli ultimi anni, anche grazie ad Apple e WhatsApp, sono state pubblicate emoji multietniche e quelle rappresentanti famiglie con genitori dello stesso sesso.
