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Facebook, attenzione alla truffa delle finte offerte sulle scarpe Timberland

Pochi mesi fa i protagonisti delle truffe su Facebook erano gli occhiali Ray-Ban, mentre ora a finire al centro di una serie di tentativi di frodi attraverso il noto social network sono le calzature del marchio Timberland. Ecco come proteggersi.
A cura di Marco Paretti
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Pochi mesi fa i protagonisti delle truffe su Facebook erano gli occhiali Ray-Ban, mentre ora a finire al centro di una serie di tentativi di frodi attraverso il noto social network sono le calzature del marchio Timberland. La procedura è simile: i truffatori creano false pagine Facebook solo apparentemente legate all'azienda reale per poi sponsorizzare link che rimandano a svendite con sconti fino al 90 percento. Ovviamente si tratta di truffe che puntano a far approdare gli utenti su pagine web molto simili a quelle reali ma che in realtà hanno lo scopo di rubare le informazioni personali e sottrarre una somma di denaro.

"È facilissimo cadere nella trappola, perché logo e struttura del sito cui si viene indirizzati, nonché le modalità di registrazione ed acquisto, sono perfettamente uguali alle pagine web ufficiali, se non per delle infinitesimali differenze che è davvero difficile percepire” ha spiegato Fabrizio Premuti, presidente dell’associazione Konsumer Italia. Se si cade nella trappola, però, le scarpe restano solo un lontano miraggio: la transazione si rivela essere destinata ad un sito cinese e delle calzature, ovviamente, non se ne vede neanche l'ombra. A garantire la diffusione di queste truffe è la viralità del social network unita alle offerte proposte che, visti i forti sconti, risultano appetibili per molti.

“Poiché il recupero del denaro speso non è purtroppo scontato, consigliamo – prima di effettuare l’acquisto – di accertarsi presso il call center dell’azienda che sia effettivamente in atto quella determinata promozione” ha continuato Premuti. Anche perché, appunto, recuperare i soldi spesi cadendo nella truffa non è semplice; innanzitutto, se ci si accorge di aver fatto partire un pagamento diretto ad un sito fittizio, sarebbe bene bloccare la carta di credito, denunciare l'accaduto e attivare immediatamente la procedura per il disconoscimento delle spese addebitate.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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