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Facebook pensa all’Intelligenza Artificiale per evitare la visione di video violenti

Facebook, dopo un giorno di silenzio, è stata chiamata a ricostruire quanto accaduto il giorno di Pasqua e a dichiarare il suo impegno contro la violenza online. Da Menlo Park promettono un maggiore impegno per evitare che episodi tragici come quelli di domenica scorsa possano ripetersi in futuro, diffondendo anche la timeline degli eventi: 23 minuti prima che l’account venisse sospeso.
A cura di Francesco Russo
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L'omicidio andato in onda in diretta su Facebook ha scosso tutti coloro che frequentano la piattaforma, una community che oggi è di quasi 2 miliardi di persone. Un omicidio in diretta il giorno di Pasqua ad opera di Steve Stephens, questo il nome della persona è stato trovato senza vita, probabilmente si è suicidato, il resto lo si saprà presto. Su di lui pendeva anche una taglia da 50 mila dollari. Dopo un giorno di silenzio, Facebook è stata chiamata a ricostruire quanto accaduto e a dichiarare il suo impegno contro la violenza online. Da Menlo Park dichiarano un maggiore impegno per evitare che episodi tragici come quelli di domenica scorsa possano ripetersi in futuro, diffondendo anche la timeline degli eventi che dimostra il tempo trascorso tra la pubblicazione del video dell'omicidio e la rimozione dalla piattaforma: 23 minuti prima di procedere alla sospensione dell'account. E potrebbe essere d'aiuto, per il futuro, l'intelligenza artificiale.

L'omicidio di Cleveland ad opera di Steve Stephens (che sosteneva di aver ucciso 15 persone) ha suscitato molte polemiche, soprattutto riguardo al modo in cui Facebook ha gestito gli eventi. In un articolo, Justin Osofsky, responsabile operativo a livello globale, spiega la posizione della società, rendendo pubblica anche la timeline degli eventi. Osofsky riconosce che Facebook può fare meglio, soprattutto nella gestione di eventi come questi, pur ribadendo l'impegno a fare di più contro la violenza online. "Diamo priorità alle segnalazioni con serie implicazioni di sicurezza per la nostra comunità e stiamo lavorando per rendere questo processo di revisione ancora più veloce". Questo uno degli elementi su cui si sono concentrate le polemiche in seguito all'omicidio.

Facebook ha ricostruito gli eventi. Stephens, che risulta ancora ricercato in quattro stati, ha postato tre video: nel primo ha annunciato che voleva uccidere e nessuno lo ha segnalato, questo alle 11:09 locali; nel secondo, alle 11:11, ha mostrato l'esecuzione; nel terzo, alle 11:22, confessa l'omicidio, restando dal vivo per ben 5 minuti. Il video con l'uccisione è stato segnalato dagli utenti soltanto circa due ore dopo. Da quel momento, sono passati poi 23 minuti per disattivare l'account dell'aggressore, erano infatti le 13:22 locali. Osofsky vede un aiuto importante nell'intelligenza artificiale per evitare che il video possa essere poi condiviso nella sua interezza

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