Facebook come una banca. Non dei nostri dati, come in fondo è diventata negli ultimi anni, ma per i nostri soldi, con tanto di conto corrente e possibilità di effettuare micropagamenti. Sarebbe questo uno dei tanti obiettivi nel futuro dell'azienda, andando ulteriormente a potenziare un approccio che ha avuto inizio negli Stati Uniti con l'introduzione della possibilità di inviare pagamenti attraverso Messenger. A sottolinearlo è la licenza rilasciata dalla Banca centrale irlandese ma utilizzabile in tutta Europa, con la quale Facebook può diventare intermediario creditizio ed ente di deposito.
Leggendo tra i documenti dell'autorizzazione si comprende che l'accordo prevede la creazione di una sussidiaria non meglio definita in grado di gestire i pagamenti e rilasciare moneta elettronica, ma anche trasferire soldi tra i vari paesi europei. Non si parla, quindi, solo dei micropagamenti già attivi negli Stati Uniti – dove attraverso l'applicazione di messaggistica Messenger è possibile inviare somme di denaro agli amici – ma una gestione molto più completa dei propri soldi, con anche la possibilità di aprire conti corrente. Insomma, Facebook vuole diventare una sorta di banca digitale.
Si tratta di un accordo importante perché prevede la possibilità di spostare denaro tra un paese e un altro in Europa e di depositare soldi su Facebook. Con tanto di conto corrente che va ben oltre ai "portafogli virtuali" offerti da altre realtà come Google e Apple. Ma non solo, perché con la possibilità di rilasciare una propria moneta virtuale Facebook può in teoria offrire del conio digitale da acquistare con soldi veri – e riconvertibile, almeno in teoria, in altrettanti soldi veri – da spendere all'interno dei servizi supportati o tra la sua ormai enorme utenza giornaliera. Quando avverrà tutto ciò, però, resta un mistero.
