2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni

Friendsurance, l’assicurazione P2P: se non si fanno incidenti rimborsa parte del premio

Un’assicurazione peer-to-peer, come i programmi che consentono di condividere file sul web tra gli utenti. È Friendsurance, servizio tedesco che presto potrebbe arrivare anche in Italia.
A cura di Marco Paretti
2 CONDIVISIONI
friendsurance assicurazione p2p

Un'assicurazione peer-to-peer, come i programmi che consentono di condividere file sul web tra gli utenti. È Friendsurance, servizio tedesco che presto potrebbe arrivare anche in Italia cavalcando il desiderio di sbarcare sul mercato internazionale più volte sottolineato dall'azienda. Così anche gli automobilisti italiani potrebbero trovarsi a sfruttare il modello P2P che, pare, stia spopolando in Germania. Il suo funzionamento è semplice: l'assicurazione raggruppa gli utenti in gruppi composti, per esempio, da persone con lo stesso reddito, coetanei o dal nucleo familiare simile per poi corrispondere ogni anno una sorta di rimborso a chi non ha utilizzato l'assicurazione.

Se il singolo gruppo non viene coinvolto in incidenti – e, quindi, non richiede la copertura dei danni – il premio viene suddiviso tra tutti i membri, mentre in caso di richieste la cifra si abbassa pian piano erodendo il premio comprensivo della cifra pagata dai clienti. Insomma, se non si fanno incidenti l'assicurazione ridà parte del denaro speso. Tra il 2013 e il 2014 Friendsurance ha risarcito l'80% degli automobilisti con un rimborso medio pari a circa il 33% dell'esborso: dei 621 euro pagati ad inizio anno, quindi, nelle tasche degli utenti che non sono stati coinvolti in incidenti ne sono tornati 226 .

friendsurance assicurazione p2p

Un'occasione interessante che in Germania ha già conquistato circa 75 mila clienti, con un tasso di crescita di 200 nuovi utenti ogni giorno. Attirati, peraltro, anche dalle altre forme assicurative proposte da Friendsurance; non solo auto, infatti, ma anche casa, persona e hi-tech, cioè su dispositivi come smartphone, tablet e computer. "Attualmente possiamo contare su una clientela pari a quella di una società assicurativa di medie dimensioni" ha spiegato Sebastian Herfurth, cofondatore dell'azienda. "Siamo nettamente in vantaggio rispetto ad altre startup tecnologiche impegnate nello stesso settore". Sono infatti circa 15 le aziende simili che si basano sul modello P2P e che si sono sviluppate in diversi paesi al di fuori della Germania: un successo dovuto alla condivisione tanto dei rischi quanto del premio annuale, che in questo modo può essere suddiviso tra più persone.

2 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views