Quando governi, aziende ed organizzazioni devono proteggere i loro dati più importanti, generalmente procedono alla creazione di quello che viene chiamato "Air-gap network", una sorta di rete che fa da cuscinetto tra con l'esterno e protegge le informazioni sensibili. Questo sistema prevede di isolare completamente i computer dal resto della rete e, quindi, da internet.
Questo tipo di sicurezza era considerato una vera e propria roccaforte inespugnabile; non essendoci nessun contatto con l'esterno era impossibile che gli hacker riuscissero ad accedere ai computer della rete. Alcuni ricercatori della Ben-Gurion University in Israele hanno però dimostrato che compromettere questi PC è effettivamente possibile.
Una volta infettato il computer con un particolare virus, gli hacker possono ingannare il PC facendogli trasmettere le informazioni via WiFi verso uno smartphone posizionato fuori dalla stanza. Una falla che porta alla mente le più audaci missioni di Mission Impossible, ma che potrebbe essere effettivamente utilizzata per rubare segreti estremamente importanti.
"Uno scenario possibile è quello dove un hacker si reca in un impianto di sicurezza e lascia il proprio smartphone all'ingresso" ha spiegato Dudu Mimran, CTO del laboratori di sicurezza dell'università "Il virus invierebbe i dati direttamente sul device".
Equipaggiamento medico, difese militari e infrastrutture critiche sono elementi generalmente isolati da internet. Le scoperte dell'università, però, hanno sollevato forti dubbi sull'effettiva sicurezza di questi network blindati. Ora i ricercatori sono al lavoro per cercare una risposta all'eventualità di una breccia di questo tipo, anche se per ora hanno ammesso di non avere soluzioni pratiche se non quelle di inserire i computer in speciali contenitori di metallo o proteggerli con muri in grado di bloccare le frequenze radio.
Nonostante questo, però, la procedura di hacking non è semplice. Prima di poter scaricare i dati è necessario accedere fisicamente al computer ed infettarlo con il virus. Quest'ultimo poi trasmette i dati attraverso le frequenze FM, che molti smartphone sono in grado di ricevere.
