Può capitare, passando diverso tempo insieme ai propri colleghi, che ad un certo punto ci si invaghisca di una particolare collega o di un compagno di scrivania. Spesso, però, dichiararsi è difficile; d'altronde un due di picche in ufficio potrebbe destabilizzare difficili equilibri e portare a tensioni che di certo non gioverebbero all'ambiente lavorativo. Così il più delle volte ci si trova a non dire nulla per paura delle conseguenze. Da oggi, però, gli indecisi hanno un'arma in più a disposizione: un'applicazione integrata all'interno del popolare sistema di collaborazione Slack che, di fatto, rappresenta un Tinder per l'ufficio.
Il suo funzionamento è semplice: una volta installato il bot, chiamato Feeld, questo invia un messaggio a tutti i membri di un gruppo di lavoro spiegando le semplici regole di funzionamento. Cioè che basta inviargli tramite messaggio privato il nome del collega di cui ci si è invaghiti, che poi sarà mantenuto segretamente negli archivi del software. Se anche l'altro collega invierà il nostro nome al bot, il sistema avviserà entrambi gli utenti dell'interesse reciproco. Insomma, un funzionamento del tutto simile a quello di Tinder, che segnala il "match" tra due persone solo se entrambe hanno indicato una preferenza reciproca.
Un approccio interessante, ma che ha già sollevato diverse perplessità. "Scusa Slack, sono onorato ma anche sposato" ha twittato un giornalista del Washington Post, allegando l'immagine del messaggio inviato da Feeld. "Inoltre, l'obiettivo di questa applicazione è quello di terrorizzare le risorse umane?". D'altronde la stessa Feeld ha un passato "particolare": nel 2014 è stata rilasciata con il nome di 3nder, un'applicazione che voleva essere il "Tinder per i ménage à trois". Oggi, invece, si è riciclata come il Tinder per l'ufficio. Se questo si rivelerà essere uno strumento per vincere la timidezza o un grattacapo per le risorse umane, però, lo decideranno gli utenti.